La Top ten delle scoperte archeologiche del 2021

(Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali)

La rivista americana Archaeology ha selezionato le dieci scoperte più interessanti del 2021. Dalla mappa dell’Età del Bronzo – forse la più antica d’Europa e del mondo – alle prime tracce degli uomini sul continente americano, dai Vichinghi ai Crociati, ecco alcune delle 10 scoperte più importanti dell’anno.

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La top 10 delle più grandi scoperte archeologiche del 2020

(Ahmed Hasan / AFP via Getty Images)

La rivista americana Archaeology ha selezionato le dieci scoperte più interessanti del 2020. Dell’incredibile scoperta a Saqqara al monumento funerario per Romolo, ecco alcune delle dieci scoperte più interessanti di quest’anno, segnato fortemente dal COVID-19.

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La top 10 delle scoperte bibliche del 2019

(Shutterstock)

La rivista Live Science ha selezionato le dieci scoperte più importanti dell’anno legate alla Bibbia. Israele e i suoi vicini sono un ricco terreno archeologico. Non passa quasi mai un mese senza che uno scavo non porti un superficie un pezzo della millenaria storia umana. L’anno scorso non ha fatto eccezione: gli archeologi hanno scoperto nuovi mosaici, altari, chiese e villaggi legati agli antichi testi ebraici e biblici. Hanno anche trovato nuovi segreti nei testi stessi. Ecco alcune delle scoperte bibliche più intriganti del 2019.

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La top 10 delle più grandi scoperte archeologiche del 2019

(Mohamed Megahed)

È difficile stilare un elenco delle dieci scoperte più importanti dell’anno. Dalle ricche tombe in Egitto all’incredibile storia della donna scriba, dai nuovi affreschi romani ai sacrifici e alle misteriose offerte precolombiane, ecco una selezione dell’anno 2019.

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I nuovi Patrimoni mondiali dell’umanità UNESCO 2019

Tu Ywin Taung, Bagan, Birmania (Department of Archaeology and National Museum)

La 43° sessione del Comitato per il Patrimonio dell’Umanità, in svolgimento a Baku (Azerbaigian) dal 30 Giugno al 10 Luglio, ha iscritto 29 nuovi siti nella lista dei Patrimoni mondiali dell’UNESCO. Un ulteriore sito già presente sulla lista è stato invece esteso. Le nuove iscrizioni portano a 1121 il numero dei beni protetti in 167 stati. La Cina raggiunge l’Italia per il maggior numero di siti (55). Seguono Spagna (48), Germania (46) e Francia (45).

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Top ten delle scoperte archeologiche del 2018

Nuove scoperte a Pompei: affresco di Leda e il cigno (Cesare Abbate, MiBAC)

La rivista americana Archaeology ha selezionato le dieci scoperte più interessanti del 2018. Dagli enigmatici reperti dell’Età del Bronzo agli ultimi studi sull’evoluzione umana, ecco alcune delle 10 scoperte più interessanti e importanti del 2018.

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Top ten delle scoperte 2018 sui Nativi Americani

(Shutterstock)

Il 2018 è stato un anno pieno di scoperte scientifiche sui primi abitanti delle Americhe. Sappiamo che passarono dalla Siberia al Nord America attraverso lo stretto di Bering, ma i ricercatori ignorano esattamente dove, quando e come. Dalla più antica mummia nordamericana, agli sconosciuti legami genetici tra gli abitanti del Nord e del Sud America, ecco le 10 scoperte più affascinanti sui primi americani.

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I nuovi Patrimoni mondiali dell’umanità UNESCO 2018

Göbekli Tepe, in Turchia (N. Becke, DAI)

La 42° sessione del Comitato per il Patrimonio dell’Umanità, svoltasi a Manama (Bahrain) dal 24 Giugno al 4 Luglio, ha iscritto 19 nuovi siti nella lista dei Patrimoni mondiali dell’UNESCO. Un ulteriore sito già presente sulla lista è stato invece esteso. Le nuove iscrizioni portano a 1092 il numero dei beni protetti in 167 stati. L’Italia detiene il maggior numero di siti (54), seguita dalla Cina (53).

Quest’anno il Comitato era composto dai seguenti paesi: Angola, Australia, Azerbaijan, Bahrain, Bosnia ed Erzegovina, Brasile, Burkina Faso, Cina, Cuba, Guatemala, Ungheria, Indonesia, Kuwait, Kirghizistan, Norvegia, Saint Kitts e Nevis, Spagna, Tunisia, Uganda, Tanzania, Zimbabwe.

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I nuovi Patrimoni mondiali dell’umanità UNESCO 2017

Afrodisia, in Turchia (© Aphrodisias Museum)

La 41° sessione del Comitato per il Patrimonio dell’Umanità, svoltasi a Cracovia (Polonia) dal 2 luglio, si è chiusa ieri. Durante la sessione sono stati iscritti 21 nuovi siti alla lista dei Patrimoni mondiali dell’UNESCO. 5 siti già presenti sulla lista sono stati invece estesi o modificati.

Le nuove iscrizioni portano a 1073 il numero dei beni protetti. Per la prima volta, Angola ed Eritrea ottengono un patrimonio UNESCO. L’Italia detiene il maggior numero di siti (53), seguita dalla Cina (52).

Quest’anno il Comitato era composto dai seguenti paesi: Angola, Azerbaijan, Burkina Faso, Croazia, Cuba, Finlandia, Indonesia, Giamaica, Kazakistan, Kuwait, Libano, Perù, Filippine, Polonia, Portogallo, Corea del Sud, Tunisia, Turchia, Tanzania, Vietnam, Zimbabwe.

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Le 9 scoperte archeologiche più grandi del 2016

(Dejan Gileski, Shutterstock)
(Dejan Gileski, Shutterstock)

Quest’anno gli archeologi hanno portato alla luce dei tesori che hanno rivelato non solo strane pratiche (come la costruzione di una piramide dentro una piramide dentro una piramide), ma anche i segreti di alcuni dei manufatti più noti. Dai Rotoli del Mar Morto alla più giovane mummia mai trovata in Egitto, da un complesso megalitico di 1.500 anni fino alla tomba di Gesù, ecco uno sguardo su alcune delle più interessanti scoperte archeologiche del 2016.

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I nuovi patrimoni dell’umanità 2016

In giallo i nuovi siti culturali 2016; in verde quelli naturali (UNESCO)
In giallo i nuovi siti culturali 2016; in verde quelli naturali (UNESCO)

Si è conclusa bruscamente la 40° sessione del Comitato per il Patrimonio dell’Umanità, riunitasi a Istanbul per iscrivere dei nuovi patrimoni nella lista dei beni protetti dall’UNESCO.

Prevista dal 10 al 20 luglio, i fatti avvenuti in Turchia hanno accelerato la chiusura della sessione, presieduta da Lale Ülker, alla giornata di domenica 17 luglio. È stato dunque proposto di continuare i lavori nella sede UNESCO di Parigi ad ottobre.

Ad ogni modo, finora il Comitato ha aggiunto 21 nuovi siti alla lista: i beni protetti sono dunque 1052, in 165 paesi. Per la prima volta, Antigua e Barbuda e Micronesia ottengono un patrimonio UNESCO.

Il Comitato quest’anno era composto dai seguenti paesi: Angola, Azerbaijan, Burkina Faso, Croazia, Cuba, Finlandia, Indonesia, Giamaica, Kazakistan, Kuwait, Libano, Perù, Filippine, Polonia, Portogallo, Corea del Sud, Tunisia, Turchia, Tanzania, Vietnam, Zimbabwe.

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Gli errori del film ‘Gods of Egypt’

(Lionsgate)
(Lionsgate)

Nelle sale italiane, lo scorso 25 febbraio è uscito “Gods of Egypt”, un film d’avventura fantastico che prende ispirazione dalla mitologia egizia.

Si tratta di un film d’azione e quindi non ha la pretesa di correttezza storica, tuttavia è già stato criticato per avere un cast principalmente bianco nonostante un set storico ambientato in Africa, contringendo il regista Alex Proyas e la Lionsgate alle scuse. Critiche simili erano piovute anche l’anno scorso sul film biblico ‘Exodus: Gods and Kings’, ma la cosiddetta questione del “whitewashing” risale a molti decenni fa.

Mentre è vero che i colori della pelle siano improbabili, la storia del film e i personaggi sono invece fondati su alcuni miti e sull’iconografia dell’antico Egitto. Ecco una panoramica degli eroi e dei cattivi del film, e delle divinità storiche dell’antico Egitto. Continua a leggere “Gli errori del film ‘Gods of Egypt’”