I primi danni al patrimonio storico dell’Ucraina

Cittadini ucraini proteggono le statue della chiesa di sant’Antonio a Leopoli (© Società ucraina per la protezione dei monumenti storici e culturali)

La tragedia della guerra ha causato finora la perdita di migliaia di vite tra soldati e civili, oltre a produrre più di un milione di sfollati. Uno degli effetti secondari del conflitto sono i danni al patrimonio artistico dell’Ucraina. Il bombardamento di Kharkiv ha causato la morte di migliaia di persone e bambini innocenti, danneggiando anche diversi edifici storici nel centro. A Leopoli, gli ucraini hanno iniziato a proteggere le statue e le vetrate delle chiese più a rischio di un attacco aereo.

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Una necropoli Scita svela una placca d’argento con la dea Argimpasa

La placca con la dea alata Argimpasa (Istituto di Archeologia dell’Accademia delle scienze della Russia)

Uno scavo archeologico dell’Accademia delle scienze della Russia, nell’antico cimitero di Devitsa V in Russia, ha portato alla luce una placca d’argento che raffigura una divinità alata scita circondata da grifoni. È il primo ritrovamento del genere nella zona centrale del fiume Don. Lungo 34,7 centimetri e largo 7,5, questo eccezionale oggetto era fissato con piccoli chiodi d’argento a una base di legno che è andata perduta. Secondo i ricercatori, la figura alata altri non sarebbe che Argimpasa, la dea scita della fertilità e regina degli animali.

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Scoperto un kurgan sarmatico in Russia

Gioielli, alcuni d’oro (Ministero della Cultura e del Turismo della regione di Astrachan)

Un contadino russo ha scoperto un antico tumulo funerario, un kurgan, nella sua fattoria. La tomba era stata saccheggiata nell’antichità, ma conteneva ancora tre scheletri umani, resti animali, armi, gioielli d’oro e un calderone di bronzo. Il kurgan sarebbe del VI secolo a.C. e apparteneva a una tribù nomade dei Sarmati.

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Un elmo corinzio scoperto in Russia

elmo corinzio fanagoria russia
L’elmo è molto frammentato dopo aver trascorso circa 2500 anni sottoterra (Institute of Archaeology, Russian Academy of Sciences)

Un elmo di tipo “corinzio” è stato recuperato nella tomba di un guerriero greco nella penisola di Taman, a nord del Mar Nero e nel sud-ovest della Russia. Si trovava in una vasta necropoli del V secolo a.C., non lontana dall’antica città greca di Fanagoria. Realizzati in bronzo, gli elmi corinzi coprivano completamente la testa e il collo; le uniche fessure erano per gli occhi e la bocca, mentre l’interno era imbottito con tessuto o cuoio.

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Perline di gusci di uova di struzzo nella grotta di Denisova

(Maksim Kozlikin)
(Maksim Kozlikin)

Gli archeologi stanno scoprendo diverse perline fatte con gusci di uova di struzzo nella grotta di Denisova, sui Monti Altai in Russia.

Le perline misurano al massimo un centimetro di diametro e risalirebbero tra i 45 e i 50.000 anni fa. «sono un autentico capolavoro», dice il ricercatore Maxim Kozlikin dell’Istituto di Archeologia e Etnografia di Novosibirsk. «Il guscio di uovo di struzzo è un materiale piuttosto robusto, i buchi devono essere stati fatti con un buon trapano di pietra».

Le perline avrebbero potuto far parte di una collana o di un braccialetto, oppure cucite sugli abiti.

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Una ricca tomba dell’Età del Bronzo scoperta in Russia

(IIMK RAS)
(IIMK RAS)

Nella repubblica russa di Chakassia, nella Siberia meridionale, gli archeologi che stanno scavando un tumulo funerario dell’inizio dell’Età del Bronzo hanno scoperto la tomba di una donna sepolta con un numero di oggetti insolitamente alto. La donna visse tra il 2.500 e il 1.800 a.C. e probabilmente era di stato sociale elevato.

Con se aveva un coltello di bronzo, un centinaio di pendenti fatti con denti animali, e un abito decorato con circa 1.500 perline.

Il direttore dello scavo, Andrey Polyakov, è inoltre particolarmente interessato alla scoperta di un bruciatore di incenso. I simboli solari incisi sopra sono simili all’arte rupestre trovata nella regione.

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Scoperto un tesoro d’oro degli Sciti con tracce di droghe

(National Geographic)
(National Geographic)

Una tomba dei guerrieri nomadi Sciti, piena di oggetti d’oro, è stata scavata ai piedi delle montagne del Caucaso, in Russia. Il tesoro è composto da due vasi, tre coppe, un anello, due collari e un bracciale – tutto in oro, per un peso complessivo di oltre tre chili e duecento grammi.

Il ritrovamento è stato così incredibile che all’inizio gli esperti del museo dell’Ermitage di San Pietroburgo non pensavano fossero autentici. «Dicevano che era incredibile», racconta l’archeologo che ha scavato la tomba, Andrey Belinski. «All’inizio dicevano che erano dei falsi, ma poi hanno capito che erano stati trovati in un sito durante gli scavi. Se questi oggetti fossero emersi dal mercato nero, sarebbero stati certamente bollati come falsi moderni». Aggiunge Anton Gass, suo collega: «Una scoperta del genere avviene ogni 50 anni. La qualità di questi oggetti, il livello artistico, sono quasi unici».

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L’idolo di Shigir è la più antica scultura in legno del mondo

(Ekaterina Osintseva)
(Ekaterina Osintseva)

L’incredibile idolo di Shigir, eccezionale statua di legno scoperta sui monti Urali nel 1894, è stato datato dagli scienziati tedeschi, e i risultati sono sensazionali. La statua, molto alta e incisa con misteriosi simboli, risale a 11.000 anni fa, ovvero 1.500 anni prima di quanto si pensasse, il che la rende la più antica del suo genere al mondo.

«Lo studio è stato condotto a Mannheim, in Germania, in uno dei più avanzati laboratori del mondo, utilizzando la spettrometria di massa con acceleratore su sette minuscoli campioni di legno. I risultati sono stati sorprendenti: i campioni lo hanno datato a 11.000 anni fa, proprio all’inizio dell’Olocene. Abbiamo anche imparato che la scultura era fatta di un legno di larice di almeno 157 anni», scrivono su The Siberian Times. Continua a leggere “L’idolo di Shigir è la più antica scultura in legno del mondo”

La sepoltura intatta di una nobile sarmata

(Institute of Archaeology RAS)
(Institute of Archaeology RAS)

In Russia, nella tomba di una nobile donna guerriera è stato rinvenuto un grande tesoro di antichi gioielli del I secolo d.C.

La donna era una sarmata, una popolazione nomade che migrò dall’Asia centrale agli Urali tra il VI e il IV secolo a.C., e che ispirò le Amazzoni della mitologia greca.

Oltre ai gioielli d’oro e d’argento, gli archeologi hanno trovato più di 100 punte di freccia nella tomba, oltre alla bardatura del cavallo.

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