
Un contadino russo ha scoperto un antico tumulo funerario, un kurgan, nella sua fattoria. La tomba era stata saccheggiata nell’antichità, ma conteneva ancora tre scheletri umani, resti animali, armi, gioielli d’oro e un calderone di bronzo. Il kurgan sarebbe del VI secolo a.C. e apparteneva a una tribù nomade dei Sarmati.

Il tumulo è stato scoperto nel villaggio di Nikolskoy, sulle sponde del Mar Caspio. Al suo interno vi erano le sepolture di tre membri dell’élite dei Sarmati, e accanto a uno di loro sono stati trovati il teschio e l’imbracatura di un cavallo. Gli scheletri giacevano dentro a bare di legno. Nonostante un saccheggio avvenuto nell’antichità, molti manufatti come armi, gioielli in oro e oggetti per la casa (tra cui un calderone di bronzo) sono stati recuperati. 2500 anni fa, questa regione era abitata dai Sarmati, un gruppo nomade che prosperò nella Russia meridionale e successivamente migrò nell’Europa orientale e centrale, combattendo guerre contro Sciti, Romani e Goti.
Il contadino Rustam Mudayev ha scoperto il kurgan dopo aver notato il calderone, mentre lavorava nella sua fattoria. Chiamate le autorità, è stato un gruppo di archeologi del Museo statale di Astrakhan, diretto da Georgiy Stukalov, a indagare il sito. Lo scavo e l’analisi dei resti sono in corso, e bisogna ancora determinare le cause di morte, l’età e il genere. Nel corso dell’ultimo secolo sono stati trovati kurgan in tutta la Russia e nei paesi vicini. Spesso contengono le sepolture di antichi membri elitari. I resti archeologici appena scoperti sono stati portati nel Museo statale di Astrakhan.





