Top ten delle scoperte 2018 sui Nativi Americani

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Il 2018 è stato un anno pieno di scoperte scientifiche sui primi abitanti delle Americhe. Sappiamo che passarono dalla Siberia al Nord America attraverso lo stretto di Bering, ma i ricercatori ignorano esattamente dove, quando e come. Dalla più antica mummia nordamericana, agli sconosciuti legami genetici tra gli abitanti del Nord e del Sud America, ecco le 10 scoperte più affascinanti sui primi americani.

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Huaca Prieta in Perù datato a 15.000 anni fa

Huaca Prieta perù
Huaca Prieta (Tom Dillehay)

Sulla costa del Perù, una spedizione archeologica ha scoperto dei resti antichi che hanno radicalmente cambiato la datazione di un’importante struttura cerimoniale chiamata Huaca Prieta.

Finora era infatti noto solo l’imponente tumulo di terra costruito circa 7.800 anni fa, ma un nuovo studio ha trovato nelle sue profondità una bella sorpresa: utensili di pietra, ossa animali e residui di piante lasciati da alcuni dei primi americani quasi 15.000 anni fa.

Ciò rende Huaca Prieta uno dei siti archeologici più antichi delle Americhe, e suggerisce che i primi migranti della regione potrebbero essersi mossi sorprendentemente lentamente lungo la costa.

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Il DNA antico mostra l’impatto catastrofico degli Europei sui nativi Americani

Una delle mummie utilizzate per lo studio: La Doncela, mummia Inca scoperta sul Monte Llullaillaco, in Argentina, nel 1999 (Johan Reinhard)
Una delle mummie utilizzate per lo studio: La Doncela, mummia Inca scoperta sul Monte Llullaillaco, in Argentina, nel 1999 (Johan Reinhard)

Il primo studio su larga scala del DNA antico dei primi americani ha confermato l’impatto devastante della colonizzazione europea sulle popolazioni indigene americane.

Condotto dal Centro australiano per l’analisi del Dna antico (ACAD) dell’Università di Adelaide, i ricercatori hanno ricostruito una storia genetica delle popolazioni indigene americane, esaminando direttamente il DNA di 92 mummie e scheletri precolombiani, risalenti tra i 500 e i 8.600 anni fa.

Pubblicato su Science Advances, lo studio rivela un’impressionante assenza dei lignaggi genetici precolombiani nei nativi americani moderni; mostrando un’estinzione di questi lignaggi con l’arrivo degli spagnoli. Continua a leggere “Il DNA antico mostra l’impatto catastrofico degli Europei sui nativi Americani”

Possibili tracce di commercio in Alaska prima di Colombo

Alcuni manufatti di bronzo scoperti in una casa di oltre 1.000 anni fa in Alaska, suggeriscono l’esistenza di un commercio tra l’Asia dell’Est e l’America secoli prima dei viaggi di Cristoforo Colombo. Gli archeologi hanno trovato i reperti nel sito di “Rising Whale”, a Cape Espenberg.

“Possiamo notare delle interazioni, seppur indirette, con le cosiddette ‘grandi civiltà’ di Cina, Corea o Jacuzia”, dice Owen Mason, ricercatore presso l’Università del Colorado e parte del team di scavo.

(University of Colorado)
(University of Colorado)

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Lo scheletro di una ragazza conferma le origini dei primi americani

L’antico scheletro di una ragazza rinvenuto in una grotta sommersa della penisola dello Yucatan (Messico) potrebbe costituire l’elemento mancante del puzzle sulle misteriose origini dei primi americani. Il DNA estratto dalle sue ossa, risalenti a circa 13 mila anni fa, sembrerebbe suggerire che i primi abitanti del continente americano fossero davvero parenti stretti dei moderni nativi americani. Somiglianze nascoste La ragazza, ribattezzata Naia in onore delle Naiadi … Continua a leggere Lo scheletro di una ragazza conferma le origini dei primi americani

Scoperto un altro viaggio dei Vichinghi in America

Nuove prove suggeriscono che i Vichinghi visitarono la baia di Notre Dame, nell’odierna isola di Terranova, in Canada. Il viaggio avrebbe portato i Vichinghi dal sito di L’Anse aux Meadows, sulla punta settentrionale della stessa isola, fino a una parte di Terranova che, a differenza del primo avamposto, era popolata dagli indigeni, gli antichi Beothuk. “La zona della Baia di Notre Dame era una buona candidata, … Continua a leggere Scoperto un altro viaggio dei Vichinghi in America

Un secondo sito vichingo nelle Americhe

Negli ultimi 50 anni – dopo la scoperta di un sito vichingo sull’isola di Terranova – archeologi di tutto il mondo hanno esplorato la costa orientale del Nord America alla ricerca delle tracce lasciate dai vichinghi. Finora le ricerche non avevano portato a niente di certo, ma ora l’archeologa Patricia Sutherland ha annunciato la scoperta di nuove prove di un secondo avamposto vichingo nelle Americhe … Continua a leggere Un secondo sito vichingo nelle Americhe

I nativi americani discendono da tre migrazioni

Due recenti studi, pubblicati sulle riviste Science e Nature, sostengono l’idea che i primi migranti ad arrivare in America attraversarono lo stretto di Bering circa 15.000 anni fa, si spostarono lungo la costa del Pacifico e solo in seguito nell’entroterra. I campioni di feci fossili – i coproliti – trovati nelle grotte dell’Oregon mostrano che due distinte civiltà vissero fianco a fianco più di 13.000 … Continua a leggere I nativi americani discendono da tre migrazioni

Buttermilk Creek Complex: un sito pre-Clovis in Texas

Le nuove scoperte in quello che gli archeologi hanno chiamato Buttermilk Creek Complex, nel sito archeologico di Debra L. Friedkin, in Texas, dimostrano che i suoi abitanti vissero nella regione molto prima di quanto si credesse – fino a 2.500 anni prima. Se la datazione è corretta, i paleoindiani arrivarono in questo sito in un periodo compreso all’incirca tra i 13.200 e i 15.500 anni … Continua a leggere Buttermilk Creek Complex: un sito pre-Clovis in Texas

I primi abitanti dell’America/4

Una nuova analisi degli scheletri dei primi americani ha concluso che la grande differenza anatomica presente tra gli antichi e gli attuali Nativi americani è spiegabile prendendo in considerazione due colonizzazioni del Nuovo Mondo. Inoltre, lo studio suggerisce che l’ultimo antenato comune tra i primi e gli ultimi gruppi di Nativi americani doveva trovarsi al di fuori del continente. In altre parole: prima dell’arrivo degli … Continua a leggere I primi abitanti dell’America/4

I primi abitanti dell’America/3

Nel 1955 l’archeologo dilettante Albert Miller scoprì nella sua proprietà in Pennsylvania – chiamata Meadowcroft – delle tracce riconducibili ai nativi americani. Passarono 18 anni prima che gli archeologi ci dessero un’occhiata, ma quando lo fecero scoprirono prove di insediamenti paleoindiani. Sebbene i primi abitanti delle Americhe appartengano “ufficialmente” alla cultura Clovis, datata a circa 12000 anni fa, diversi manufatti trovati a Meadowcroft sono vecchi … Continua a leggere I primi abitanti dell’America/3