Le ultime ricerche su Ötzi: una morte inaspettata, i contatti con la Toscana e una voce profonda

La mummia nel luogo di ritrovamento (Paul Hanny)
La mummia nel luogo di ritrovamento (Paul Hanny)

In occasione dei 25 anni dal suo ritrovamento, a Bolzano è stato dedicato un congresso internazionale – dal 19 al 21 settembre – a Ötzi, la famosa Mummia del Similaun, durante il quale sono stati presentati delle nuove ricerche a lui dedicate.

Tra i principali risultati scientifici, è stato scoperto che il rame con cui è stata costruita l’ascia che portava con se potrebbe non provenire dalle Alpi, come ritenuto finora, ma dai giacimenti della Toscana meridionale. Ötzi inoltre non si dedicava alla lavorazione del rame, come invece avevano fatto pensare le tracce di arsenico e rame trovate nei suoi capelli. E il suo assassinio potrebbe essere legato ad una situazione di conflitto accaduta qualche giorno prima della sua morte.

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Lo stomaco di Ötzi getta luce sull’antica migrazione umana

I dott. Egarter e Zink durante una fase dello studio (EURAC)
I dott. Egarter e Zink durante una fase dello studio (EURAC)

Ötzi, la mummia che risale all’età del rame scoperta nel 1991 in un ghiacciaio delle Alpi orientali, continua a fornire preziose informazioni sulla vita dell’Homo Sapiens.

Cinque anni fa è stato decifrato il suo genoma completo e da quel momento sembrava che la sorgente di queste spettacolari scoperte si dovesse presto esaurire. Un’équipe di ricercatori internazionale è invece riuscita a decifrare il genoma completo del batterio contenuto nello stomaco della mummia, dimostrando la presenza dell’Helicobacter pylori.

Si tratta di un batterio presente in circa metà della popolazione umana odierna, e potrebbe fornire elementi preziosi nello studio delle prime migrazioni umane in Europa. Continua a leggere “Lo stomaco di Ötzi getta luce sull’antica migrazione umana”

Un nuovo tatuaggio su Ötzi

Attraverso una tecnica fotografica non invasiva, i ricercatori dell’Istituto per le Mummie e l’Iceman dell’EURAC hanno identificato tutti i tatuaggi dell’Uomo venuto dal ghiaccio, scoprendo sul torace un tatuaggio mai notato prima.

Il colore scuro della pelle della mummia rende infatti difficile l’osservazione a occhio nudo, ma attraverso l’utilizzo di tecniche fotografiche sofisticate è stato possibile individuare e classificare anche tatuaggi presenti negli strati più profondi della cute.

(Marco Samadelli)
(Marco Samadelli)

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Ötzi soffriva di paradentosi

Il patrimonio genetico di Ötzi è stato già decifrato. Ma un microscopico campione di appena 0,1 grammi prelevato dall’osso pelvico della mummia – risalente a 5.300 anni fa – è ancora in grado di fornire molte informazioni sull’Iceman.

I ricercatori dell’EURAC di Bolzano e dell’Università di Vienna hanno infatti analizzato i frammenti di DNA non umano rilevati sul campione, trovando traccia del batterio Treponema denticola, responsabile della paradentosi. A livello genetico è stata così confermata la Tac, effettuata nel 2013, secondo cui Ötzi avrebbe sofferto di paradentosi.

(EURAC)
(EURAC)

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Il sangue più antico del mondo è di Ötzi

Il suo DNA è stato decifrato, i campioni dello stomaco e dell’intestino hanno fatto luce sul suo ultimo pasto, le circostanze della morte violenta sembrano ormai chiare. Tuttavia, fino ad oggi, i ricercatori non erano riusciti a individuare alcun residuo di sangue di Ötzi, l’uomo preistorico vissuto 5.300 anni fa sulle Alpi: le analisi dell’aorta non avevano infatti portato ad alcun risultato. Ora un team … Continua a leggere Il sangue più antico del mondo è di Ötzi

Le prime analisi del genoma di Ötzi

Uno studio pubblicato su Nature ha rivelato nuovi interessanti dettagli su Ötzi, l’uomo preistorico vissuto 5.300 anni fa sulle Alpi. La mummia evidenzia non solo una predisposizione genetica a malattie cardiocircolatorie, ma anche uno dei sintomi: l’arteriosclerosi. Circa un anno e mezzo fa, il team di ricerca aveva decodificato il genoma completo dell’Uomo venuto dal ghiaccio, rivelandone il patrimonio genetico. Era stato così preparato il … Continua a leggere Le prime analisi del genoma di Ötzi

Ötzi morto per una caduta?

Ötzi, l’uomo preistorico vissuto 5.300 anni fa, potrebbe non essere stato ucciso, dicono gli scienziati, ma essere la prima vittima conosciuta del mondo alpinistico. La causa di morte era stata identificata in un colpo di freccia sotto la clavicola sinistra, con conseguente perdita massiccia di sangue. Gli scienziati – che hanno esaminato i suoi resti quando furono scoperti congelati sulle Alpi tra il confine austriaco … Continua a leggere Ötzi morto per una caduta?

L’ultima cena di Öetzi

Poche ore prima di morire, Ötzi, l’Uomo del Similaun, ingerì un lauto pasto a base di capra selvatica: lo rivelano le analisi condotte sul contenuto dello stomaco della celebre mummia rinvenuta sulle Alpi italiane nel 1991. Il corpo apparteneva a un cacciatore dell’Età del Rame, morto sulle montagne circa 5.000 anni fa, il cui volto è stato recentemente ricostruito. Le circostanze che circondano la morte … Continua a leggere L’ultima cena di Öetzi

Ötzi soffriva di carie

Ötzi, l’uomo del Similaun vissuto 5.300 anni fa sulle alture dell’Alto Adige, soffriva di carie, denti usurati e malattie periodontali. Presentata al 7° Congresso mondiale sugli studi delle mummie a San Diego, in California, la ricerca respinge l’ipotesi che l’Uomo venuto dal ghiaccio non soffrisse di patologie dentali. “Negli ultimi venti anni, la mummia è stata esaminata a fondo sia antropologicamente sia medicalmente. Tuttavia, patologie … Continua a leggere Ötzi soffriva di carie

Il nuovo volto di Ötzi

In occasione del ventennale del suo ritrovamento, i due artisti olandesi Alfons e Adrie Kennis hanno creato una nuova ricostruzione a grandezza naturale di Ötzi, l’uomo del Similaun vissuto 5.300 anni fa sulle alture dell’Alto Adige. Ötzi appare ora come un uomo di statura media, snello e muscoloso. Gli occhi infossati, le profonde rughe e la barba incolta lo fanno apparire più simile a un … Continua a leggere Il nuovo volto di Ötzi

Rassegna stampa archeologica/56

Il ricercatore del CNRS Henri-Paul Francfort lancia l’allarme sui gravi effetti causati dal riscaldamento globale provocato dall’uomo sul patrimonio artistico e culturale. Un fenomeno come lo scioglimento dei ghiacci, dice Francfort, può anche portare a delle scoperte, come nel caso di Ötzi, un uomo di 5300 anni il cui corpo si è preservato nei millenni in un ghiacciaio alpino. Ma il ritiro dei ghiacciai, la … Continua a leggere Rassegna stampa archeologica/56

Ötzi non venne sepolto sul ghiacciaio

Nell’articolo “The Iceman as a burial”, pubblicato su Antiquity, l’archeologo Alessandro Vanzetti, docente presso La Sapienza di Roma, e alcuni colleghi hanno avanzato una nuova teoria su Ötzi, la Mummia del Similaun scoperta sul Giogo di Tisa, nell’Alto Adige. Dalla posizione della mummia e da ricerche botaniche, Vanzetti ha concluso che il decesso di Ötzi non avvenne nel luogo dell’incidente, ma all’interno della sua comunità … Continua a leggere Ötzi non venne sepolto sul ghiacciaio