Gli archeologi hanno scoperto due tombe scavate nella roccia risalenti alla VI dinastia (2374-2191 a.C. circa). Si trovano nella necropoli di Saqqara, nell’area di “Gisr El-Mudir”, ad Ovest della piramide a gradoni di Djoser.
Appartenevano al funzionario governativo ‘Shendwa’ e a suo figlio ‘Khonsu’.



La tomba di Shendwa consiste di una ‘porta falsa’ su cui sono raffigurate scene del defunto davanti a un tavolo con delle offerte.


La porta reca anche incisi i titoli di Shendwa: costui era a capo degli scribi reali e sovrintendeva delle “missioni”, oltre ad avere altri titoli onorari.


Sotto alla porta falsa è stato trovato un “condotto funebre” (o “pozzo sepolcrale”, burial shaft) profondo 20 metri. Dentro vi erano un bassorilievo dipinto e un obelisco di calcare alto 30 cm: “l’obelisco è il simbolo del culto del dio-Sole Ra”, dice Hawass riferendosi al fatto che durante l’Antico Regno gli Egizi erigevano piccoli obelischi di fronte alle loro tombe.
Fortunatamente la tomba è stata trovata intatta, anche se purtroppo il sarcofago di Shendwa, fatto di legno, si è disintegrato a causa dell’umidità e dell’erosione.
Accanto al sarcofago, poi, era stata posta una serie di vasi di calcare, tra i quali cinque recipienti intagliati a forma di anatra con al loro interno delle ossa di quell’animale.



Vicino alla tomba di Shendwa è stata trovata quella del figlio Khonsu. Anche questa presenta una porta falsa con bassorilievi del defunto e incisioni dei suoi titoli, che, apparentemente, sono gli stessi (ereditati) del padre.



Infine, sono stati rinvenuti un tavolo per le offerte e un architrave di pietra sul pavimento.

Restando alla VI dinastia, recentemente era stata scoperta la camera funebre della regina Behenu (vedi qui e qui). Inoltre, continuano le ricerche per scoprire la tomba di Userkare.
Fonte: SCA.