Scoperte 143 nuove linee di Nazca

Geoglifo umanoide, lungo 4 metri, scoperto dall’IBM Watson Machine Learning Community Edition (Università di Yamagata)

Oltre 140 nuovi geoglifi noti come linee di Nazca sono stati trovati nel deserto del sud del Perù. Queste misteriose e antiche figure di uomini, animali e oggetti sarebbero state create tra il 100 a.C. e il 300 d.C. e sono così grandi che molte di loro possono essere identificate solo dal cielo. La scoperta è frutto di uno studio dell’Università giapponese di Yamagata iniziato nel 2004. Tra i geoglifi scoperti uno, di forma umanoide, è stato trovato grazie all’uso di un software dell’IBM.

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Un nuovo geoglifo di forma animale scoperto a Nazca

Il nuovo geoglifo scoperto (Masato Sakai, Università di Yamagata)
Il nuovo geoglifo scoperto (Masato Sakai, Università di Yamagata)

Un nuovo geoglifo lungo 30 metri, che potrebbe rappresentare un animale immaginario o mitico, è stato trovato nella Pampa de Majuelos, nel sud-est del Perù. Il ritrovamento è merito di Masato Sakai, dell’Università di Yamagata (Giappone), che dirige le ricerche nel deserto peruviano di Nazca insieme al suo collega Jorge Olano.

La parte sinistra della figura mostra una testa con la lingua lunga, mentre la parte destra, che sembra presentare macchie e sporgenze, potrebbe essere il corpo e le zampe. «Il disegno non sembra una figura presa dalla realtà, ma dall’immaginazione», sostiene Sakai. Continua a leggere “Un nuovo geoglifo di forma animale scoperto a Nazca”

Scoperti 24 nuovi geoglifi a Nazca

Alcuni dei nuovi geoglifi evidenziati al computer (University of Yamagata)
Alcuni dei nuovi geoglifi evidenziati al computer (University of Yamagata)

Il team di ricercatori dell’Istituto di Nasca dell’Università giapponese di Yamagata, ha scoperto 24 nuovi geoglifi in Perù, durante il rilevamento topografico condotto tra dicembre 2014 e febbraio 2015.

I geoglifi sono quasi invisibili in superficie. Il team ha avuto bisogno di analizzarli con uno scanner tridimensionale per identificare le immagini a terra. Il risultato sono 24 nuovi geoglifi di animali, alcuni dei quali probabilmente raffigurano dei lama. L’ultimo anno, il team aveva scoperto 17 geoglifi simili nell’area adiacente e perciò ora è chiaro che si tratta di 41 geoglifi animali concentrati in un’area specifica. Continua a leggere “Scoperti 24 nuovi geoglifi a Nazca”

Oltre 50 geoglifi scoperti in Kazakistan

Oltre 50 geoglifi di varie forme e misure, tra cui una enorme svastica, sono state scoperte in Kazakistan, in Asia.

Le opere, principalmente dei cumuli di terra, somigliano per genere alle famose Linee di Nazca in Perù. Quelle appena identificate si estendono dai 90 ai 400 metri di diametro.

(DigitalGlobe, courtesy Google Earth)
(DigitalGlobe, courtesy Google Earth)

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I geoglifi dei Paracas indicavano dei luoghi di commercio

Secondo una nuova ricerca, gli antichi abitanti del Perù crearono degli allineamenti rocciosi nel deserto costiero, forse per indicare dei luoghi dedicati agli scambi commerciali. Questi manufatti risalgono al 300 a.C., e quindi sarebbero più antichi delle famose Linee di Nazca. I Paracas furono tra i primi ad insediarsi lungo la costa meridionale del Perù, e sono noti soprattutto per la costruzione di collinette cerimoniali … Continua a leggere I geoglifi dei Paracas indicavano dei luoghi di commercio

Possibili geoglifi individuati in Perù

Secondo uno studio pubblicato dalla Cornell University, in Perù potrebbero essere stati scoperti dei nuovi geoglifi (dei disegni nel terreno) raffiguranti uccelli, serpenti e altri animali. Amelia Carolina Sparavigna, del dipartimento di fisica del Politecnico di Torino, ha usato le immagini satellitari di Google maps e un programma di fotografie astronomiche da lei sviluppato, AstroFracTool, per analizzare oltre 463 miglia quadrate di terreno intorno al … Continua a leggere Possibili geoglifi individuati in Perù

Rassegna stampa archeologica/18

Uno studio pubblicato su Science da Julio Mercader dimostra che già 100000 anni fa si consumassero cereali – e non, come si pensa, solo dai 12000 anni fa, verso la fine dell’ultima era glaciale. Sarebbero infatti stati trovati i più antichi esempi di consumo estensivo di cereali e radici in una profonda grotta di calcare vicino al lago Niassa (Mozanbico). Qui, oltre a ossa animali … Continua a leggere Rassegna stampa archeologica/18