La fortezza tolemaica di Berenice a guardia del commercio di elefanti

Il muro difensivo scoperto nel 2013 (S.E. Sidebotham)

Una missione archeologica polacca-americana sta scoprendo la mura fortificate di Berenice, un’antica città ellenistica sulla costa del Mar Rosso in Egitto. Vennero costruite 2.300 anni fa dai Tolomei, una dinastia di sovrani discendenti da uno dei generali di Alessandro Magno. Le mura proteggevano il porto di Berenice, utilizzato per commerciare oro, avorio e anche elefanti da guerra.

L’impero romano alla sua massima estensione e, in rosso, il porto di Berenice (The Berenike project)

Fortificazioni considerevoli

«La parte occidentale della fortezza – quella rivolta verso l’entroterra – era protetta da una doppia linea di mura, mentre a Est e a Nord ne era sufficiente una sola», scrivono gli archeologi Marek Woźniakand (Università di Varsavia) e Joanna Rądkowska (Accademia polacca delle scienze) sulla rivista Antiquity. «Agli angoli e in altri punti strategici erano state costruite delle torri quadrate». La parte più grande e fortificata di Berenice è un complesso grande circa 160 x 80 metri, che includeva tre grandi corti e diversi edifici. L’aspetto più impressionante è la sua architettura monumentale: «Era progettata così bene che proteggeva la città dalle sabbie del deserto», ha dichiarato Woźniak a Live Science.

Pozzi e discariche

Presso la porta d’ingresso della fortezza, gli archeologi hanno trovato un pozzo scavato nella roccia, vasche per raccogliere l’acqua piovana, e una serie di canali di scolo. Secondo Woźniak e Rądkowska, il fatto che l’acqua piovana venisse raccolta suggerisce che Berenice avesse un clima più umido di oggi. Le due vasche più grandi potevano avere una capacità totale di oltre 17.000 litri. Gli scavi vicino alle mura a Nord hanno invece portato al ritrovamento di una discarica, dove sono state trovate statuette di terracotta, monete e un pezzo del teschio di un elefante. «È interessante notare che le fortificazioni non vennero ritenute necessarie. Alcune furono smantellate dopo un brevissimo periodo di esistenza», ha detto Woźniak, aggiungendo che non è stata trovata alcuna prova di un attacco alla città.

Frammento del cranio di un giovane elefante (S.E. Sidebotham)
La porta d’ingresso con pozzo e vasche per l’acqua piovana (S.E. Sidebotham)

Commercio antico

Le fonti storiche indicano che Berenice faceva parte di una serie di porti costruiti lungo il Mar Rosso per agevolare la fornitura di elefanti da guerra all’esercito dei Tolomei. Nel 2014, una ricerca genetica aveva rivelato che i Tolomei probabilmente importavano i loro elefanti dall’Eritrea, nell’Africa orientale. Dopo che Roma conquistò l’Egitto nel 30 a.C., il commercio si espanse e il porto di Berenice diventò un importante centro commerciale. Dal I al VI secolo d.C., le testimonianze suggeriscono relazioni commerciali dalla Grecia e dall’Italia fino all’Arabia meridionale, all’India, alla penisola malese, all’Etiopia e all’Africa orientale. La città di Berenice venne fondata nel 275 a.C. da re Tolomeo II Filadelfo; tuttavia, nel 2015, il ritrovamento di due iscrizioni aveva provato che il precedente villaggio egizio potrebbe essere stato più importante di quello che si credeva.

In questa ampia stanza erano presenti vasche con acqua estratta da un pozzo vicino (S.E. Sidebotham)
Un pozzo e il suo sistema di condotti (S.E. Sidebotham)
Tunnel sotterraneo, scavato nella roccia, per il passaggio dell’acqua (S.E. Sidebotham)
Contrappeso di pietra per la raccolta d’acqua nel pozzo (S.E. Sidebotham)
Un piolo di legno, probabilmente usato per chiudere una borsa in cuoio per l’acqua. Era sul fondo del pozzo (S.E. Sidebotham)
Marek Woźniak di fianco a un’anfora scoperta nel 2014 (S.E. Sidebotham)
Scavi della porta della fortezza nel 2015 (S.E. Sidebotham)
Scavi del 2018 (S.E. Sidebotham)

 

Live Science

Antiquity

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