
I resti di antichi pozzi d’acqua, perle e forcine per capelli sono le tracce di un insediamento fondato sopra un forte militare in epoca romana.
Circa 1.900 anni fa, un gruppo di soldati romani viveva in un forte nell’attuale Gernsheim, una città tedesca sul fiume Reno. Più tardi il forte venne abbandonato dai soldati, verso il 120 d.C., ma un altro gruppo di persone arrivò e vi costruì un villaggio proprio sopra.
Gli archeologi conoscevano il sito dall’800, ma le nuove scoperte gettano luce sui suoi abitanti e su cosa facevano per divertirsi.

«Sappiamo che dal I al III secolo, un importante vicus deve essere esistito lì», spiega il direttore degli scavi Thomas Maurer, archeologo presso l’Univesità di Francoforte.
Dopo aver scavato il forte, i ricercatori erano tornati quest’estate per cercare prove dell’insediamento romano. I loro sforzi sono stati premiati: hanno trovato vestigia del villaggio, parte di esso costruito sulle fondamenta del forte.
Gli scavi, che termineranno a inizio ottobre, hanno già portato alla luce numerosi reperti. Sono state scoperte le fondamenta di un edificio di pietra, focolari, almeno due pozzi e parti di cantine. Hanno anche rinvenuto frammenti di ceramica, che verranno datati in futuro.
«Abbiamo scoperto dei veri tesori, come dei rari fermagli per abiti, diverse perle, parti di un gioco da tavolo (dei dadi) e una forcina per capelli in osso a forma di busto di donna», ha dichiarato Maurer.



Chi ci viveva?
Sebbene avessero costruito il loro insediamento sopra parte del forte, i paesani probabilmente conoscevano i soldati. In effetti, costoro erano verosimilmente i membri delle famiglie dei soldati e commercianti che facevano affari coi militari.
«Ci fu un temporaneo regresso dell’insediamento quando se ne andarono le truppe – questo lo sappiamo grazie agli studi effettuati in altri siti», spiega Maurer. Ma il piccolo villaggio riuscì a prosperare dopo la partenza dei soldati, dato che degli edifici di pietra furono costruiti nel II secolo d.C., durante la Pax Romana, un periodo di circa 206 anni con relativamente pochi conflitti nell’impero.
Gli abitanti probabilmente avevano origini gallo-germaniche, ma alcuni “veri” romani – persone con cittadinanza romana provenienti da lontane province – vi abitavano. I ricercatori hanno basato questa teoria su diversi elementi, inclusi pezzi di abiti tradizionali e monete; una proviene addirittura dalla Bitinia (odierna Turchia).

Il forte della porta accanto
Il forte romano ospitò circa 500 soldati dal 70/80 al 110/120 d.C. Quando i soldati se ne andarono, smantellarono il forte e riempirono i fossati con terra e, per il piacere degli archeologi, con oggetti vari.
È stato un “colpo di fortuna”, dice Hans-Markus von Kaenel, docente in pensione di archeologia presso l’Istituto di Scienze Archeologiche all’Università Goethe di Francoforte. Sono stati scritti oltre 50 saggi sui ritrovamenti, su cui Von Kaenel e colleghi hanno lavorato per quasi 20 anni.
Roma edificò il forte e l’insediamento per prendere possesso delle terre a est del Reno verso il 70 d.C. All’epoca, il sito era abbastanza accessibile con le strade.
Potrebbe persino aver avuto un porto, ma di questo non si ha ancora conferma, dice Maurer.
Tuttavia la moderna Gernsheim è una città in sviluppo, e la sua espansione minaccia i resti romani. Quest’anno, stanno scavando un’area di 600 metri quadrati.




strano il riempimento di una delle trincee con massi di pietra squadrati. strutture murarie di un certo livello all’interno del forte. forse un tempio?
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Forse… Non si sa da dove provengano quelle pietre, solo che vennero messe lì dal Medioevo in poi.
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Molto interessante, come sempre.
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Il forte presenta tracce di un fossato (vedi la foto) di difesa. Le pietre potevano costituire il muro di cinta a protezione del forte.
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