Tre navi Romane in una miniera in Serbia?

(Parco archeologico di Viminacium)

I minatori di carbone in Serbia hanno fatto una scoperta inaspettata: tre navi probabilmente romane, sepolte nel fango di un antico letto del Danubio da almeno 1.300 anni. La più grande è una nave fluviale a fondo piatto lunga 15 metri. Due barche più piccole, ciascuna ricavata scavando un unico tronco d’albero, potrebbero anche essere state delle piroghe (monossili) usate dagli invasori per attraversare il fiume e attaccare la frontiera romana. La miniera di superficie di Kostolac si trova vicino all’antica città romana di Viminacium, un tempo capitale della Mesia superiore e base di un distaccamento della flotta Romana sul Danubio.

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L’iscrizione di una coorte romana nei Paesi Bassi

L’iscrizione della coorte romana (zuid-holland.nl)

Un palo di legno con la scritta romana “COH II CR” ha confermato il coinvolgimento di una coorte di soldati romani nella costruzione di una strada vicino a Valkenburg, nei Paesi Bassi. Il sito si trova ai confini settentrionali dell’Impero romano, e fa parte del limes che il governo olandese vuole iscrivere nella Lista dei Patrimoni dell’Unesco nel 2021.

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Scoperte 25 tavolette Romane a Vindolanda

vindolanda tavoletta masclus
Una delle tavolette appena scoperte (The Vindolanda Trust)

Nel forte romano di Vindolanda, in Inghilterra, gli archeologi hanno fatto una delle loro scoperte più importanti dal 1992: 25 nuove tavolette di legno, scritte direttamente dai soldati verso la fine del I secolo d.C.

I documenti sono grandi quanto una cartolina e contengono lettere, liste e corrispondenza personale. In una lettera ricompare il nome di un uomo chiamato Masclus, già noto grazie ad altre tavolette scoperte in precedenza.

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Scoperto il nome di un governatore romano della Giudea: Gargilius Antiquus

 Il blocco di pietra, trovato a 1,5 metri sott'acqua ed esposto grazie a una tempesta (Ehud Arkin Shalev)
Il blocco di pietra, trovato a 1,5 metri sott’acqua ed esposto grazie a una tempesta (Ehud Arkin Shalev)

I ricercatori dell’Università israeliana di Haifa hanno fatto un’eccezionale scoperta: una rara iscrizione di poco precedente alla rivolta di Simon Bar Kokhba permette per la prima volta l’identificazione definitiva di Gargilius Antiquus come un governatore romano della Giudea all’epoca.

L’iscrizione è stata trovata durante gli scavi sottomarini dentro e intorno al sito di Tel Dor. «Per la prima volta, possiamo affermare con certezza il nome del prefetto romano della Giudea durante il periodo critico sfociato nella rivolta di Bar Kokhba. Inoltre è solo la seconda volta che il nome “Giudea” appare in qualunque iscrizione del periodo romano», hanno commentato il direttore degli scavi Assaf Yasur-Landau e lo storico Gil Gambash.

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Trovata una misteriosa pentola Romana in Svizzera

(Aargau canton archeology department)
(Aargau canton archeology department)

Gli archeologi hanno fatto una curiosa scoperta nel campo legionario romano di Vindonissa, in Svizzera. È stata scavata una pentola di terracotta piena di 22 lampade ad olio, ognuna delle quali era decorata con un’immagine della dea Luna, un gladiatore, un leone, un pavone o una scena erotica. Ogni lucerna conteneva una moneta di bronzo del I secolo d.C.

La pentola conteneva anche dei resti carbonizzati di ossa animali. «Quello che ci ha stupito è stata la quantità e la combinazione di monete e lampade», racconta l’archeologo Georg Matter. «Le intenzioni dietro questa sepoltura per il momento restano un enigma».

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Trovata la breccia dell’assedio romano di Tito a Gerusalemme

(Yoli Shwartz, Israel Antiquities Authority)
(Yoli Shwartz, Israel Antiquities Authority)

Gli archeologi israeliani avrebbero trovato le tracce della breccia aperta dalle legioni romane di Tito nelle prima cerchia di mura di Gerusalemme, durante l’assedio del 70 d.C. Dopo quell’attacco, i Romani conquistarono la città e distrussero il Secondo Tempio – uno dei più importanti eventi della storia giudaica.

Lo scavo era stato condotto lo scorso inverno sul sito di costruzione di un campus per una scuola d’arte, nel complesso russo di Gerusalemme.

Tra le scoperte ci sono le rovine di una possibile torre di guardia usata dai ribelli ebrei. Accanto vi erano dozzine di pietre sparate dalle baliste romane.

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Scoperte centinaia di scarpe nel forte romano di Vindolanda

(Vindolanda Trust)
(Vindolanda Trust)

Nel forte romano di Vindolanda, oggi in Inghilterra, sono state scoperte nel corso dell’estate oltre 400 scarpe per uomini, donne e bambini, portando il totale delle scarpe rinvenute in questo sito a oltre 7.000. Gli archeologi hanno praticamente trovato tutti i tipi di calzature possibili.

Plausibilmente alcune delle scarpe appena scoperte appartenevano a una singola persona. Andrew Birley, CEO del Vindolanda Trust e direttore degli scavi, ha parlato di un «censimento incredibile e senza paralleli di una comunità in guerra. La quantità di calzature è fantastica, vista la sua grande diversità persino per un sito come Vindolanda, che ha conservato più scarpe romane che in qualunque altro luogo dell’impero».

Le calzature sono state trovate in un fossato difensivo, insieme a reperti di ceramica e resti di cani e gatti.

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Scoperto un nuovo tipo di proiettile per le fionde dei Romani?

Proiettili a forma di ghianda, di limone, e forati (John Reid, Trimontium Trust)
Proiettili a forma di ghianda, di limone, e forati (John Reid, Trimontium Trust)

Circa 1.800 anni fa, le truppe romane usavano dei proiettili per fionde che “fischiavano” come “arma di terrore” contro i nemici barbari, dicono gli archeologi che hanno trovato dei proiettili di piombo in un sito in Scozia.

Pesanti 30 grammi, ognuno dei proiettili era stato forato con un buco di 5 millimetri. I ricercatori pensano che lo scopo fosse quello di produrre un ronzio nitido quando venivano tirati.

I proiettili sono stati recentemente trovati a Burnswark Hill, dove un imponente attacco romano contro un forte in cima a una collina ebbe luogo nel II secolo d.C.

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Una caserma imperiale romana scoperta vicino al Campo di Marte

(ANSA)
(ANSA)

Una nuova, eccezionale scoperta è stata annunciata ieri a Roma. Gli scavi per la Metro C hanno portato alla luce dei castra, 39 ambienti che costituivano gli alloggi militari di un edificio grandissimo e di cui a tutt’oggi si ignorano le reali dimensioni. Si trovano alle pendici meridionali del Celio, e conservano ancora alcuni affreschi e mosaici.

I ritrovamenti occupano un’area di 1.753 metri quadrati e risalgono alla prima metà del II secolo, probabilmente all’epoca dell’imperatore Adriano (76-138 d.C.).

Una scoperta di enorme interesse per la storia di Roma: qui alloggiavano i soldati che andavano ad allenarsi nel vicino Campo di Marte, oggi piazza San Giovanni. Lì ogni anno, tra febbraio e marzo, si festeggiava Marte, dio della guerra, e si allenavano le milizie e la cavalleria imperiale.

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Trovati pezzi di gioco da tavolo romani in Germania

(Thomas Maurer)
(Thomas Maurer)

I resti di antichi pozzi d’acqua, perle e forcine per capelli sono le tracce di un insediamento fondato sopra un forte militare in epoca romana.

Circa 1.900 anni fa, un gruppo di soldati romani viveva in un forte nell’attuale Gernsheim, una città tedesca sul fiume Reno. Più tardi il forte venne abbandonato dai soldati, verso il 120 d.C., ma un altro gruppo di persone arrivò e vi costruì un villaggio proprio sopra.

Gli archeologi conoscevano il sito dall’800, ma le nuove scoperte gettano luce sui suoi abitanti e su cosa facevano per divertirsi. Continua a leggere “Trovati pezzi di gioco da tavolo romani in Germania”

Il “primo” forte romano in Italia scoperto a Trieste

Aerei e droni con radar archeologi hanno scoperto i resti dell’antenata di Trieste: l’antica Tergeste era un accampamento romano affiancato da due fortificazioni minori e probabilmente costruito nel 178 a.C.

La scoperta è eccezionale non solo per Trieste, perché il sistema di fortificazioni messo in luce, probabilmente costruito durante la guerra romana contro gli Istri del 178 – 177 a.C., è uno dei più antichi esempi di architettura militare romana conosciuti.

Mappa del Campo di San Rocco realizzata con il radar ottico (Protezione Civile Friuli Venezia Giulia)
Mappa del Campo di San Rocco realizzata con il radar ottico (Protezione Civile Friuli Venezia Giulia)

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Il forte romano di Hardknott è allineato con i solstizi

Un nuovo studio mostra che il forte romano di Hardknott fu allineato seguendo i solstizi d’estate e d’inverno.

Il forte, ora in rovine, potrebbe essere stato disegnato per rendere omaggio al dio del Sole oppure a Mitra. La costruzione si trova ai bordi dell’impero romano, nel nord dell’Inghilterra.

Il forte di Hardknott (PHB.cz (Richard Semik) Shutterstock.com)
Il forte di Hardknott (PHB.cz (Richard Semik) Shutterstock.com)

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