Dopo le classifiche di National Geographic, di Archaeology e di BiblePLace, ecco quella della Chinese Academy of Social Sciences (CASS).
Annunciate il 13 gennaio durante l’annuale CASS Archaeology Forum, sono le sei scoperte più rilevanti fatte in Cina nel 2009:
Le rovine di diverse botteghe per la produzione della carta (esistente già nel 150 d.C.) fatta col bambù; secondo il ricercatore Su Rongyu sono le più antiche mai trovate in Cina.
Il sito, grande 700 m², si trova a Hualin, nella città di Gao’an (provincia di Jiangxi), e viene datato alla dinastia Song (960-1279), alla dinastia Yuan (1279-1368) e alla dinastia Ming (1368-1644).

La tomba scoperta nel villaggio di Xigaoxue, vicino all’antica città di Anyang, nella provincia di Henan, è risultata appartenere al leggendario generale Cao Cao (155-220 d.C.)
È stata confermata essere la sua tomba dal CASS per via dello stile, della grandezza, dell’età e delle reliquie al suo interno – specialmente gli oggetti iscritti.


E inoltre:
Il sito di Erdaojingzi a Chifeng, nella regione autonoma della Mongolia interna. È datato tra il 2200 e il 1100 a.C. e apparteneva all’antica cultura dello Xiajiadian Inferiore.
Le rovine neolitiche nel villaggio di Dongshan a Zhangjiagang, nella provincia di Jiangsu.
Le rovine di una città della dinastia Zhou occidentale (1046-771 a.C.) nel villaggio di Chenzhuang nella provincia di Shandong.
I cimiteri del clan Lu (uno dei quattro più grandi nell’antica Cina settentrionale). Risalgono alla dinastia dei Song Settentrionali e si trovano a Wulitou, nella provincia di Shaanxi.
Fonte: Chinaview