
Nel pannello scoperto in Turchia le divinità aramaiche in processione sono guidate da Hadad, il gran dio della tempesta e degli agenti atmosferici che dominava il pantheon. Qui viene ritratto con una folgore nella forma del tridente in una mano, e spighe di grano nell’altra. Accanto vi è la consorte ‘Attar’ata (Atargatis), dea della fertilità, anch’essa con in mano spighe di grano, motivo per cui si ritiene che questo sito servisse a propiziare i raccolti. Portano entrambi un copricapo con un doppio paio di corna, quello di Hadad sormontato da una stella, quello di ’Attar‘ata da un cerchio.
Lo stile artistico è neo-assiro, tuttavia i ricercatori hanno notato alcuni elementi di origine siro-anatolica: i copricapi di entrambi, la collana di lei, i capelli di lui e i muscoli (non evidenziati nel disegno).
È difficile parlare di arte aramaica perché sono troppe le influenze in questa regione, quindi è preferibile usare il termine geografico di arte siriaca settentrionale. Ciononostante, gli Aramei dovettero lasciare un segno dopo secoli di occupazione, e forse questa nuova scoperta identificherà dei loro tratti originali.


