Centinaia di bare e statuette di bronzo scoperte nel Bubasteion a Saqqara

Gli archeologi egiziani hanno rivelato un’altra enorme scoperta nel sito di Saqqara, la necropoli della città di Menfi. Nella conferenza stampa di lunedì sono state esposte 35 bare splendidamente decorate e ancora sigillate, e 112 statuette di bronzo di divinità egizie. Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, ha dichiarato il ritrovamento di 250 bare e 150 reperti di bronzo (statuette e vasi). Ha aggiunto che la maggior parte dei reperti risalirebbe al 500 a.C. circa, quando l’Egitto era ormai ridotto a una satrapia dell’impero persiano. Il ritrovamento è stato effettuato nel Bubasteion, che non era il solo santuario di Bastet ma comprendeva anche le sue catacombe.

La conferenza stampa (© Amr Nabil/AP/SIPA)

250 (?) bare (non sarcofagi)

L’annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa ai piedi della piramide a gradoni di Djoser. Per l’occasione sono state esposte 35 bare dipinte con all’interno ancora amuleti e i loro proprietari mummificati. Verranno trasferite nel nuovo Grande Museo Egizio in costruzione vicino alle Piramidi di Giza. Mostafa Waziri ha dichiarato che risalgono al 500 a.C. circa (Periodo Tardo dell’Egitto).

Le bare si trovavano in due pozzi funerari del Bubasteion, nelle catacombe del santuario della dea Bastet. «In una abbiamo trovato due bellissime statuette di legno con facce dorate delle divinità Iside e Nefti», ha dichiarato alla CBS Mohamed Al Saidi, direttore della missione. Una era vicino alla testa del defunto, l’altra ai piedi, in una posizione [di lutto per piangerlo]. All’interno della stessa bara, gli archeologi hanno scoperto un rotolo di papiro che ritengono possa essere lungo 9 metri e contenere capitoli del Libro dei Morti». Il papiro è stato inviato a un laboratorio del Museo Egizio di piazza Tahrir per un ulteriore esame.

Statuette di Iside e Nefti (© Mohamed Abd El Ghany / Reuters)
(© Mohamed Abd El Ghany / Reuters)
Iside e Nefti (© Amr Nabil/AP/SIPA)
Iside e Nefti (© Khaled Desouki/AFP via Getty Images)
(© Ministero egiziano delle Antichità)
(© Ministero egiziano delle Antichità)
(© Ministero egiziano delle Antichità)
Bare del 500 a.C. circa (© Mohamed Abd El Ghany / Reuters)
(© Ministero egiziano delle Antichità)
(© Ministero egiziano delle Antichità)
(© Ministero egiziano delle Antichità)
(© Mohamed Abd El Ghany / Reuters)
(© Khaled Desouki/AFP via Getty Images)
(© Mohamed Abd El Ghany / Reuters)
(© Mohamed Abd El Ghany / Reuters)
Una delle bare dal Bubasteion (© Mohamed Abd El Ghany / Reuters)
(© Khaled Desouki/AFP via Getty Images)
(© Mohamed Abd El Ghany / Reuters)
(© Mohamed Abdel Hamid/Anadolu Agency via Getty Images)
(© Ziad Ahmed/NurPhoto via Getty Images)
(© Mohamed Abd El Ghany / Reuters)
(© Amr Nabil/AP/SIPA)
(© Mohamed Abd El Ghany / Reuters)
(© Mohamed Abd El Ghany / Reuters)
(© Fadel Dawod/Getty Images)

Oggetti di bronzo, legno e musica

Sono state trovate numerose statuette di bronzo, raffiguranti divinità quali Bastet, Anubi, Osiride, Amon-Min, Iside, Nefertum e Hathor. Alcuni vasi e uno strumento musicale come il sistro – utilizzato dalle sacerdotesse – testimoniano la pratica di rituali per la dea della fertilità Iside. C’era anche una statuetta senza testa di Imhotep, celebre visir del faraone Djoser (2630 e il 2611 a.C.) e architetto (tra le altre cose) della piramide a gradoni dove si è tenuta la conferenza stampa.

La missione archeologica ha infine trovato una sepoltura ancora più antica, del XV secolo a.C. (dunque del Nuovo Regno), completa di specchio di bronzo, bracciali, collane, orecchini e cavigliere.

Statuetta di Imhotep (© Amr Nabil/AP/SIPA)
(© Ministero egiziano delle Antichità)
Bastet (© Ministero egiziano delle Antichità)

Il Bubasteion

Il sito del ritrovamento è il cosiddetto Cimitero degli animali sacri. In precedenza era chiamato “Bubasteion” poiché erano state trovate numerose statuette di Bastet, la dea con le sembianze di gatta. Tuttavia, nel 2019 il sito è stato ribattezzato Cimitero degli animali sacri dopo la scoperta di altri animali mummificati e altre divinità. «Il nuovo ritrovamento conferma che il tempio non era esclusivamente per i gatti, ma anche per altre divinità egizie», ha confermato a CBS News Mohamed Al Saidi, direttore della missione archeologica. Il sito è lungo circa 400 metri, ma finora ne sono stati indagati solo 100, quindi probabilmente ci sono molti altri tesori da scoprire.

La missione archeologica opera in quest’area di Saqqara dal 2018 ed è alla quarta stagione di scavi. Nel 2018 era stata scoperta la straordinaria tomba di Wahty, mentre nel 2020 c’era stato il grandioso ritrovamento di oltre 100 bare e sarcofagi.

Mostafa Waziri al centro della squadra di ricercatori (© Ministero egiziano delle Antichità)
(© Ministero egiziano delle Antichità)
(© Mohamed Abd El Ghany / Reuters)

Ministero delle Antichità egiziano

al Ahram

CBS

CNN

Luxor Times

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