Una carrozza da cerimonia nella Villa del Sauro Bardato a Pompei

(@ Luigi Spina)

Poco al di fuori delle mura di Pompei, gli archeologi hanno fatto una scoperta unica in Italia. Per la prima volta è stato trovato un pilento, una carrozza a quattro ruote utilizzata dalle matrone romane nei giorni di festa, come ai matrimoni. Il veicolo è quasi integro, miracolosamente sfuggito agli scavi clandestini. Si trovava nel portico di una villa dove nel 2018 in una stalla erano emersi i resti di 3 cavalli (di cui uno riccamente bardato) e gli scheletri di due uomini l’anno scorso.

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Il commento di Massimo Osanna

«È una scoperta straordinaria per l’avanzamento della conoscenza del mondo antico», ha dichiarato Osanna, direttore uscente del parco archeologico. «A Pompei sono stati ritrovati in passato veicoli per il trasporto, come quello della casa del Menandro, o i due carri rinvenuti a Villa Arianna (uno dei quali si può ammirare nel nuovo Antiquarium stabiano), ma niente di simile al carro di Civita Giuliana. Si tratta infatti di un carro cerimoniale, probabilmente il pilentum noto dalle fonti, utilizzato non per gli usi quotidiani o i trasporti agricoli, ma per accompagnare momenti festivi della comunità, parate e processioni. Mai emerso dal suolo italiano, il tipo di carro trova confronti con reperti rinvenuti una quindicina di anni fa all’interno di un tumulo funerario della Tracia (Grecia settentrionale). Uno dei carri traci è particolarmente vicino al nostro anche se privo delle straordinarie decorazioni figurate che accompagnano il reperto pompeiano. Le scene dei medaglioni che impreziosiscono il retro del carro rimandano all’eros (satiri e ninfe), mentre le numerose borchie presentano eroti. Considerato che le fonti antiche alludono all’uso del piletum da parte di sacerdotesse e signore, non si esclude che potesse trattarsi di un carro usato per rituali legati al matrimonio, per condurre la sposa nel nuovo focolare domestico. Se l’intera operazione non fosse stata avviata grazie alla sinergia con la Procura di Torre Annunziata – con la quale è stato sottoscritto un protocollo di intesa per il contrasto al fenomeno criminale di saccheggio dei siti archeologici e di traffico dei reperti e opere d’arte – avremmo perso documenti straordinari per la conoscenza del mondo antico».

La località di Civita Giuliana, 700 metri a nord di Pompei (@ Luigi Spina)

Lo scavo

Il carro si trovava sotto un portico a due piani, a lato di una corte. L’edificio era ancora completo del solaio in legno di quercia e delle travi di sostegno. Una porta dava accesso alla stalla, dove nel 2018 sono stati trovati i resti di tre cavalli. Dopo aver rimosso il solaio, il 7 gennaio gli archeologi si sono imbattuti nei primi pezzi di ferro del carro sotto una coltre di sedimenti di ceneri vulcaniche (cinerite). Settimane di duro lavoro, stando attenti alla fragilità dei materiali, hanno portato alla luce il carro ancora integro. Fortunatamente né i muri intorno erano crollati, né i tombaroli lo avevano trovato. «Pompei continua a stupire con le sue scoperte, e sarà così ancora per molti anni con venti ettari ancora da scavare. Ma soprattutto dimostra che si può fare valorizzazione, si possono attrarre turisti da tutto il mondo e contemporaneamente si può fare ricerca, formazione e studi, e un giovane direttore come Zuchtriegel valorizzerà questo impegno», ha dichiarato il Ministro della Cultura Dario Franceschini.

Le travi di legno del solaio (@ Luigi Spina)
Il carro appena scoperto (@ Luigi Spina)
Gli archaeologi hanno scavato fino a 6 metri di profondità rispetto al piano stradale (@ Luigi Spina)
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Pilento

Il pilentum è un veicolo con quattro grandi ruote ricoperte di ferro. Il cassone, la parte centrale dove ci si sedeva, misurava 0,90 x 1,40 metri e disponeva di braccioli e di uno schienale metallico per una o due persone. All’esterno, sui fianchi, c’erano ricche decorazioni in lamine di bronzo e pannelli di legno dipinti in rosso e nero. Sul retro, invece, vi era una successione di medaglioni in bronzo e stagno con figure maschili e femminili in scene a sfondo erotico. Piccoli medaglioni, sempre in stagno, riproducono alcuni amorini. Le analisi archeobotaniche hanno mostrato come il legno della strutture del carro e delle ruote sia frassino – che, come riportato da Plinio, era elastico e leggero – mentre le decorazioni in bronzo erano sostenute dal faggio, particolarmente adatto a questo tipo di lavorazione. Nella stalla adiacente già indagata, le bardature in bronzo e altri elementi da parata scoperti erano sicuramente correlati al carro scoperto. Si erano realizzati anche i calchi della mangiatoia e di un cavallo di grande taglia (per gli altri due cavalli non è stato possibile a causa dei tunnel dei tombaroli).

L’inchiesta giudiziaria

Il carro è miracolosamente scampato al saccheggio dei tombaroli, essendo stato letteralmente sfiorato da due cunicoli ad oltre 5 metri di profondità. Proprio in questi giorni è in corso di svolgimento, davanti al tribunale di Torre Annunziata, il processo penale a carico di due imputati ritenuti gli artefici materiali di tale attività criminale, la cui abitazione si trova proprio sul sito della villa romana depredata. Le indagini hanno consentito di accertare che dalla proprietà dei due imputati si diramava una rete di cunicoli di oltre 80 metri utilizzata per il sistematico saccheggio dell’area archeologica. Dal 2017, il Parco Archeologico di Pompei collabora con la procura della repubblica di Torre Annunziata per contrastare gli scavi illegali.

Le decorazioni sul retro (@ Luigi Spina)
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Al momento i vari elementi del carro si trovano in laboratorio per completare la rimozione del materiale vulcanico e iniziare i lunghi lavori di restauro e ricostruzione del carro (@ Luigi Spina)
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I cunicoli esplorati finora (@ Parco Archeologico Pompei)
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Parco Archeologico di Pompei

Beni culturali

8 pensieri su “Una carrozza da cerimonia nella Villa del Sauro Bardato a Pompei

  1. Strepitoso tutte queste nuove scoperte a Pompei, e siamo solo a L’inizio di tante altre cose nuove che usciranno dallo scavo. Grazie a tutti che lavorano per farci scoprire tutte le bellezze ancora nascoste in questo favoloso posto, il tutto seguito dal Belgio.

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  2. Congratulazioni e, bravi.
    Magari qualcuno lo sa, ma hanno trovato un cavallo bardato, nella villa che già chiamavano del Sauro Bardato e questo mi confonde un po’ Esiste un sistema per ricostruire il colore del mantello del cavallo?

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  3. Davvero interessante, una scoperta incredibile. Ho visto anche un documentario sugli ultimi scavi di Pompei, stanno scoprendo un sacco di reperti incredibili

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  4. Spero che i media seguano l’evoluzione di questa scoperta illustrandoci la ricostruzione ed il restauro con i pezzi originali. Leggendo l’articolo ed aggiungendo un pizzico di fantasia si ha come l’impressione di vedere delle matrone romane trasportate su quel carro tra le vie affollate di Pompei…Scoperta straordinaria.

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