
I curatori del Museo Archeologico di Veria, in Grecia, hanno scoperto un nuovo busto di Alessandro Magno di epoca tardo-ellenistica. La statua giaceva dimenticata da decenni “in un angolo buio di un deposito”, e finora nessuno l’aveva riconosciuta. L’usura le ha fatto perdere il naso, ma il volto del grande conquistatore è ancora chiaro.
I curatori del museo stavano facendo riorganizzando il deposito quando hanno trovato questa statua di marmo, coperta a metà da malta e sedimenti vari, in mezzo a casse di reperti di ceramica. «Nonostante le ferite lasciate sul suo bel viso da secoli e ignoranza, l’ho riconosciuto subito. La chioma, gli occhi e lo sguardo sono inconfondibili», ha detto Angeliki Kottaridi, direttrice del museo. La statua ha perso il naso in seguito ad anni di usura. «Era cosparsa di malta perché era stata usata come materiale da costruzione per un muro tra il XVIII e il XIX secolo», ha detto Kottaridi.
La testa risale probabilmente al II secolo a.C., ovvero a 200 anni dopo la morte di Alessandro Magno (323 a.C.). È molto importante perché si aggiunge alle altre sue statue trovate in Macedonia dopo la sua morte: una a Pella di inizio III secolo a.C.; una copia romana a Kavala, e una a Imathia del II secolo d.C.
Dopo aver scavato la statua tra le macerie di un villaggio greco, gli archeologi la avevano semplicemente portata nel deposito del museo e poi dimenticata. «Nessuno aveva riconosciuto il viso di Alessandro Magno», ha detto Kottaridi, che invece ha capito subito di chi si trattasse. Lei e i suoi colleghi hanno poi fatto pulire la statua, e ora progettano di metterla in mostra alla fine del 2020 nel Museo delle tombe reali di Aigai, a Vergina.