
L’Università della Carolina del Nord (UNC) ha rilasciato nuove immagini in alta definizione degli spettacolari mosaici scoperti nella sinagoga di Huqoq, in Israele. Gli scavi sono cominciati nel 2012 e da allora emergono scene religiose quali l’Arca di Noè, il passaggio del Mar Rosso, Giona e il grande pesce, la Torre di Babele, e anche soggetti non biblici tra cui, forse, Alessandro Magno. I mosaici risalgono al V secolo d.C., quando Huqoq era un piccolo centro rurale.

Scoperte 2018
La sinagoga di Huqoq si trovava in un villaggio vicino al Mare di Galilea. Dal 2012 la squadra di Jodi Magness (Università della Carolina del Nord a Chapel Hill) scava ogni estate il suo eccezionale pavimento a mosaico. Quest’anno, la scoperta più importante è stata il mosaico di una scena biblica tratta dal Libro dei Numeri, in cui due uomini vengono mandati da Mosè a esplorare la terra di Canaan. «L’arte ebraica antica viene spesso considerata aniconica o priva di immagini», ha dichiarato la direttrice dello scavo Magness. «Ma questi mosaici, colorati e pieni di scene figurate, attestano una ricca cultura visiva, nonché il dinamismo e la diversità del giudaismo nel tardo periodo romano e bizantino. Quello che non riesco a spiegarmi è come un edificio così magnifico possa trovarsi in un insediamento così piccolo».
Giunsero fino alla valle di Escol, dove tagliarono un tralcio con un grappolo d’uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche melagrane e fichi.
Numeri, 13:23

Soggetti biblici
I mosaici di Huqoq mostrano Sansone, l’Arca di Noè, la Torre di Babele, il passaggio del Mar Rosso, e Giona e il grande pesce. «Tutte le scene rappresentate a Huqoq sono molto dettagliate. Ad esempio, gli archeologi hanno individuato una dozzina di diverse specie di pesci, oltre a un polipo e a un delfino, nel pannello con Giona. La scena che descrive la costruzione della Torre di Babele presenta una varietà di lavoratori con diversi colori della pelle, abbigliamento e acconciature, che riflettono le differenze che nel racconto biblico Dio volle attribuire loro per punirli della costruzione della torre», ha scritto Kristin Romey su National Geographic.
Alessandro Magno?
Curiosamente ci sono anche dei soggetti non biblici: putti alati, maschere teatrali e soprattutto l’incontro tra due uomini – il capo di un esercito di soldati ed elefanti corazzati, e un sacerdote con un gruppo di persone vestite di bianco. Secondo gli storici Karen Britt e Ra’anan Boustan, la scena mostra la tregua raggiunta tra il Sommo sacerdote asmoneo Giovanni Ircano e il re dei Seleucidi Antioco VII, che nel 132 a.C. stava attaccando Gerusalemme. Per Jodi Magness, sono invece Alessandro Magno e il Sommo sacerdote di Gerusalemme; tale incontro non è mai avvenuto in realtà, ma la leggenda appare negli scritti di Flavio Giuseppe e nella letteratura rabbinica. Ad ogni modo, se una delle interpretazioni venisse confermata, sarebbe la più antica scena non biblica mai scoperta in una sinagoga.







