
In Grecia sono state portate alla luce due nuove tombe a camera presso Aedonia, un sito a soli 10 km dalla famosa città di Nemea. Una tomba, già saccheggiata, è stata datata al Tardo periodo miceneo (1350-1200 a.C.). L’altra, intatta, risale al Primo periodo miceneo.
L’antico cimitero miceneo di Aedonia è costituito quasi esclusivamente da gruppi di tombe a camera. Le tombe sono scavate nella roccia e sono costituite da tre sezioni: il dromos, il corridoio che porta dalla superficie all’apertura sottoterra; lo stomio, l’ingresso della tomba sigillato da pietre irregolari; e la camera funeraria sotterranea.
La tomba intatta risale all’inizio dell’epoca micenea. Al suo interno vi erano delle sepolture poste in tre fosse differenti. Una, lunga 3 metri e mezzo, era ricoperta da grandi lastre di marmo e ospitava i resti di tre defunti. La seconda fossa conteneva altre due sepolture, punte di freccia di rame e cinque coltelli e pugnali, due dei quali con il manico ornato da sottili foglie d’oro. Nella terza fossa sono stati trovati frammenti di anfore e grandi vasi decorati con fiori; le sepolture sul pavimento erano accompagnate da semplici vasi d’argilla.
La tomba si trovava sotto a strati archeologici di epoca arcaica, tardo-romana e medio-bizantina, testimonianze delle fasi storiche succedute a Aedonia.
Lo scavo, completato lo scorso 29 luglio, è stato diretto dagli archeologi Konstantine Kissas (Eforato per le Antichità di Corinto) e Kim Shelton (Nemea Center for Classical Archaeology, Università della California a Berkeley). Le indagini hanno riguardato anche le tombe scoperte l’anno scorso.
Il cimitero miceneo di Aedonia comprende numerosi cimiteri della Tarda Età del Bronzo risalenti dal XV al XIII secolo a.C. Molte tombe nel sito contenevano preziosi corredi funerari elitari, purtroppo saccheggiati negli anni ’70 e ’80 e finiti nel mercato nero. Una parte di quel patrimonio perduto, il cosiddetto tesoro di Aidonia, è stato rimpatriato in Grecia nel 1993 ed è oggi esposto al Museo Archeologico di Nemea. Attualmente sono in corso dei lavori per la protezione dei monumenti e l’ammodernamento del sito archeologico.


