
La più grande e la meglio conservata ruota dell’Età del bronzo mai scoperta in Gran Bretagna, è emersa da un sito chiamato la ‘Pompei britannica’. Fatta di assi di quercia, risale tra il 1.100 e l’800 a.C. circa.
«Il sito è una sorpresa continua ma, se me lo chiedete, una ruota perfettamente conservata è l’ultima cosa che mi aspettavo di trovare», dice il direttore del sito Mark Knight, della Cambridge university archaeology unit. «In questo sito, tendono a spuntare degli oggetti mai visti altrove, dunque è certamente possibile che potremmo trovare un’altra ruota persino migliore».

Gli archeologi stanno accuratamente scavando la ruota, che era ancora attaccata al suo mozzo e bruciacchiata dall’incendio che distrusse l’insediamento, costruito accanto a un affluente del fiume Nene.
Il sitodi Must Farm è stato svelato grazie a delle profonde buche scavate per una cava d’argilla.
Un geologo del XX secolo aveva inavvertitamente fatto un buco attraverso la ruota; egli tuttavia potrebbe non aver avuto alcuna idea sul significato dei frammenti di legname nel terreno.


Nell’incendio, le case circolari crollarono nel fiume, insieme a tutto quello che contenevano.
Il sito fu abbandonato e gradualmente sepolto, sigillato sotto a uno strato di argilla salina e umida, insieme al legno di tetti e pavimenti, ai pannelli dei muri in legno di salice e alla paglia di falasco per i tetti; ma anche con le ossa degli animali che mangiavano, i resti degli ultimi pasti carbonizzati, tessuti, gioielli, panche, scatole e piatti di legno, coltelli, lance e altri utensili e armi.






Knight ha descritto il sito come uno dei meglio conservati di quel periodo, e molti archeologi da tutto il mondo sono già venuti a vederlo, tra cui un gruppo da Tokyo. Anche Francis Pryor, famoso archeologo, fa parte di questi. Finora Pryor aveva scoperto la migliore ruota dell’Età del bronzo, nel sito di Flag Fen. La sua ruota tuttavia, sebbene più antica (risale al 1.300 a.C. circa), è più piccola e incompleta.
A Flag Fen vi era il regno dei morti, non le case dei vivi.
«Questo è il sito che ho cercato per tutta la mia vita», dice Pryor guardando le abitazioni, la chiara palizzata che le circondava e gli scatoloni pieni di reperti. «Questa era una delle aree più prospere della Gran Bretagna dell’epoca. Tutta l’attenzione è andata verso i siti come Stonehenge, ma essi erano in periferia. Economicamente, era questo il centro».



La ruota è stata rinvenuta sopra un massiccio pavimento in legno, e in origine potrebbe essere stata appesa su un muro. Knight crede che probabilmente era lì per essere riparata: «La mia sensazione è che 3.000 anni fa vi fosse un carro parcheggiato fuori, con una ruota mancante».
Nonostante l’insediamento si trovasse su un fiume, le ossa e le tracce di cibo rivelano quantità di agnello, maiale, manzo e cervo. Avevano chiaramente un gran numero di animali addomesticati, e sebbene le barche di legno (otto delle quali trovate nel 2011 in ottime condizioni) fossero la principale forma di trasporto, la ruota prova che avessero anche dei carri trainati da cavalli.
Lizzy Middleton, che lavora nel sito sin dai primi scavi del 2008, dà un’idea di cosa contenga un tale sito: «[Scoperte del genere] avvengono quasi tutti i giorni. Qualcuno trova continuamente qualcosa di straordinario».
Lo scavo da 1 milione e mezzo di euro, finanziato da Historic England e il proprietario della cava Forterra, sarebbe dovuto finire alla fine di marzo, ma con tutti questi ritrovamenti in tempi rapidi, potrebbe essere esteso. L’insediamento non può essere conservato in quel sito, che è una cava funzionante, ma alcuni dei legnami e dei ritrovamenti più importanti verranno esposti nei musei locali e a Flag Fen.


Vedi anche: 8 canoe dell’Età del Bronzo
Resti di palafitte, arpioni, piccoli e grandi vasi, gioielli, tessuti, pugnali e via dicendo. I reperti sono numerosi e in buono stato di conservazione. Il sito archeologico (3500- 1200 a.C. circa) presso Peterborough promette altre scoperte interessanti.
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