La 35′ sessione dal Comitato per il Patrimonio dell’Umanità, tenutasi a Parigi dal 19 al 29 giugno, ha iscritto 25 nuovi siti nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
La lista ora conta 936 siti, di cui 725 culturali, 183 naturali e 28 misti, presenti in 153 nazioni del mondo. Attualmente l’Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti (47), seguita dalla Spagna (43) e dalla Cina (41).
I nuovi siti culturali:
Gli antichi villaggi della Siria settentrionale (Siria)


I siti archeologici dell’isola di Meroe (Sudan)


La cittadella della dinastia Ho (Vietnam)

I paesaggi culturali del caffé della Colombia (Colombia)

Il paesaggio culturale della Sierra de Tramuntana (Spagna)


I siti culturali di Al Ain (Emirati Arabi Uniti)

La fabbrica Fagus ad Alfeld (Germania)

Forte Jesus a Mombasa (Kenya)


Hiraizumi – Templi, giardini e siti archeologici del Buddhismo della Terra Pura (Giappone)


Bridgetown storica e relativi annessi (Barbados)


Il paesaggio culturale di Konso (Etiopia)

La cattedrale di León (Nicaragua)

Longobardi in Italia. Luoghi del potere, 568-774 d.C. (Italia)


I complessi di petroglifi dell’Altai mongolo (Mongolia)

I siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino (Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia, Svizzera)

La residenza dei metropoliti bucovini e dalmati (Ucraina)

Il delta del Saloum (Senegal)

La moschea di Selimiye e il suo complesso sociale (Turchia)


Causses e Cevenne, paesaggio culturale agropastorale mediterraneo (Francia)

Il giardino persiano (Iran)

Il paesaggio culturale del lago dell’ovest di Hangzhou (Cina)

I siti naturali:
Sistema lacustre nella Great Rift Valley (Kenya)

La costa di Ningaloo (Australia)

Le isole di Ogasawara (Giappone)

Siti misti:
L’area protetta di Wadi Rum (Giordania)

Estensioni:
Le foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e Germania (estende le Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi tra Slovacchia e Ucraina)

L’UNESCO ha inoltre aggiunto nella Lista dei siti a rischio la Riserva della biosfera del Río Plátano (Honduras) e la Foresta tropicale di Sumatra (Indonesia). Ha invece rimosso da questa lista il Santuario naturale di Manas (India).
Vedi anche: 21 nuovi Patrimoni dell’Umanità (2010)