
Sono state scoperte due grandi tombe nell’antica necropoli egizia di Saqqara; una è la più grande mai trovata in questo sito.
Zahi Hawass riferisce che le tombe risalgono alla 26′ dinastia (664 – 525 a.C. circa) e furono successivamente riutilizzate più volte. E vennero probabilmente saccheggiate in epoca Romana.
Si trovano nell’area di Ras El Gisr, vicino all’ingresso di Saqqara, e sono scavate nella roccia calcarea di una collina.
La tomba più grande è composta da un grande ingresso tagliato nella roccia, seguito da piccole camere e corridoi.
Fuori dalla tomba, sul lato orientale, ci sono due grandi muri: uno in calcare, l’altro in mattoni di fango.
Durante gli scavi sono state scoperte due stanze piene di polvere che portano ad un’altra sala piena di scheletri, bare e ceramiche; da qui un corridoio conduce ad una camera più piccola con un “pozzo sepolcrale” (burial shaft, letteralmente “condotto per le sepolture”) profondo sette metri.
Inoltre, sul lato settentrionale è stata trovata una stanza piena di ceramiche d’argilla, bare e mummie d’aquila.
Nella seconda tomba gli archeologi del Consiglio supremo delle antichità egizie (SCA) hanno trovato, dentro ad una stanza di calcare sigillata, bare sparse e ceramiche del periodo saitico (così è soprannominata l’epoca della 26′ dinastia dopo che la capitale divenne Sais).



Saqqara è un antico sito funebre, essendo stata costruita verso il 3100 a.C. durante la prima dinastia egizia.
Soprannominata ‘Città dei morti’, è la casa di un grande numero di mastabe, tombe scavate nella roccia e piramidi.
La sua piramide più famosa è peraltro la prima piramide mai costruita in Egitto: la piramide a gradoni di Djoser. Recenti progetti del SCA hanno portato Zahi Hawass ad ipotizzare che il leggendario architetto Imhotep sia sepolto là dentro.



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