
Nel centro della Cina, gli archeologi hanno scoperto un totale di 160 tombe antiche. Risalirebbero alla dinastia Han (202 a.C. – 220 d.C.) e contenevano oltre 1.000 oggetti funerari, tra cui monete, ceramiche, reperti di bronzo e di ferro, e soprattutto un eccezionale pavimento rituale con le incisioni di piante e animali. Nonostante l’abbondanza di manufatti, gli archeologi pensano che le tombe appartenessero alla popolazione comune, e non alle famiglie reali.

«Non lontano dalle tombe c’è una città antica: potrebbe provare che le persone qui sepolte furono i residenti di questo insediamento», ha detto Gao Zanling, ricercatore dell’Istituto di reliquie culturali della città di Zhengzhou, capoluogo della provincia di Henan. «Durante la dinastia Han, i bagni e i porcili erano la stessa cosa. In questo modellino di terracotta, ci sono scale all’esterno dell’abitazione. Le persone sarebbero scese per rispondere al richiamo della natura, ma era anche il porcile», ha detto Gao. Gu Wanfa, capo dell’istituto, ha dichiarato che lo scavo ha contribuito ad arricchire le conoscenze su Zhengzhou in quanto, in passato, i ritrovamenti della dinastia Han erano stati piuttosto limitati.








