
Nella grotta di Armintxe, nel nord della Spagna, sono state trovate circa 50 nuove incisioni rupestri. Risalgono al Paleolitico superiore, tra i 12 e i 14.500 anni fa.
Le immagini includono bisonti, capre e cavalli, uno dei quali misura ben un metro e mezzo. I ricercatori hanno anche identificato due leoni, finora mai rinvenuti nei Paesi Baschi, e dei semicerchi e delle linee simili a quelle trovate nei Pirenei francesi.
«È una meraviglia, un tesoro dell’umanità», ha commentato Unai Rementeria, deputato generale della Biscaglia.

Le incisioni rupestri sono state scoperte vicino alla città di Lekeitio. Gli esperti le hanno definite l’insieme “più spettacolare e impressionante” del suo genere mai fatto nella penisola iberica. Risale alla stessa epoca delle pitture rupestri di Santimamiñe e delle rappresentazioni trovate recentemente nella grotta di Atxurra.
Le incisioni si trovano a circa 50 metri dall’ingresso della grotta. Per l’esattezza risalgono al magdaleniano, l’ultima cultura del Paleolitico superiore europeo.
Animali inediti
La composizione artistica si compone di circa 30 animali, tra cui un cavallo e un bisonte di grandi dimensioni. Finora sono stati contati 18 cavalli, cinque capre, due bisonti, almeno due leoni, e quattro quadrupedi indeterminati.
Gli esperti hanno sottolineato la tecnica utilizzata per le incisioni – un trascinamento che genera una linea chiara e rende nitide le figure. Una tecnica molto adatta alla superficie della grotta e che genera un effetto quasi pittorico.
Una caratteristica unica di questa grotta sono le figure – nuove per la regione cantabrica – dei felini. Un’altra novità sono i semicerchi e le linee che rappresentano l’arte astratta del magdaleniano, qualcosa finora di inedito nella Biscaglia.
Tali elementi sono però già noti nei Pirenei francesi, facendo dunque pensare a dei legami tra i gruppi di cacciatori-raccoglitori presenti in queste regioni.



Le ricerche archeologiche, cominciate nel 2004, hanno portato il numero di tre grotte decorate di epoca paleolitica nella Biscaglia da tre (Venta de La Perra, Santimamiñe e Arenaza) a 16 (El Rincón, El Polvorín, Antoliña, Askondo, Bolinkoba, Lumentxa, Morgota, Ondaro, Abittaga, Goikolau, Atxurra e Armintxe; con meno certezza possiamo includere Atxuri I).
La grotta non sarà aperta al pubblico, ma si impiegherà comunque la tecnologia per farla conoscere ai visitatori.
Dalla Biscaglia ai Pirenei, l’uomo preistorico ha lasciato abbondanti tracce delle sue capacità artistiche.
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