
Gli archeologi hanno scoperto due fosse comuni vicino ad Atene, in Grecia, contenenti gli scheletri di 80 uomini. Secondo Stella Chryssoulaki, direttrice dei servizi archeologici regionali, erano forse dei seguaci dell’allora tiranno Cilone di Atene.
Vista “la grande importanza di queste scoperte”, il ministero della cultura greco ha confermato il proseguimento degli scavi.

Legati e allineati
Due piccoli vasi scoperti tra gli scheletri hanno permesso agli archeologi di datare le sepolture tra il 675 e il 650 a.C. – “un periodo di grande agitazione politica nella regione”, dice una nota del ministero.
Gli scheletri sono stati trovati allineati, alcuni sulla schiena e altri sullo stomaco; 36 di loro avevano le mani legati con una catena.
Sono stati scoperti durante gli scavi in un cimitero antico a Falero, nella periferia di Atene, lungo la costa del mare. Sul sito si sta costruendo la nuova Biblioteca Nazionale della Grecia e l’Opera nazionale.


Il tiranno Cilone
Gli archeologi hanno trovato i denti degli uomini in buone condizioni, indice che erano giovani e in salute. Ciò supporta la teoria che fossero dei seguaci di Cilone, un nobile il cui fallito colpo di stato nel VII secolo a.C. è descritto nei resoconti degli storici antichi Erodoto e Tucidide.
Cilone, un ex-campione olimpico, cercò di prendere il controllo di Atene verso il 636 o il 632 a.C. Ma gli ateniesi si opposero al tentativo di colpo di stato, e lui e i suoi sostenitori furono costretti a rifugiarsi sull’Acropoli. I cospiratori alla fine si arresero dopo aver ottenuto la garanzia che le loro vite sarebbero state risparmiate. Tuttavia Megacle, del potente clan degli Alcmeonidi, fece massacrare gli uomini – un atto condannato come sacrilego dalle autorità della città e che gli costò l’esilio.
Gli storici dicono che questo drammatico capitolo nella storia di Atene mostri la resistenza dell’aristocrazia alla trasformazione politica, che sarebbe poi sfociata nella democrazia ateniese.

Una macabra scoperta !
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