Operazione Dedalo: recuperati oltre 1.500 reperti archeologici

Diciotto persone che facevano parte di un’associazione per delinquere finalizzata allo scavo e al traffico internazionale di reperti archeologici sono stati arrestati dai carabinieri nelle province di Caserta, Napoli, Salerno, Frosinone e Latina.

I militari di Caserta e della Tutela del patrimonio culturale hanno recuperato oltre 1.500 reperti archeologici di diversa natura e datazione, (oltre a numerosi falsi) per un valore di 1,6 milioni di euro. I reperti provenivano da importanti giacimenti archeologici campani.

(LaPresse)
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Anfore e pannelli

C’erano due anfore con disegni del pittore greco Assteas risalenti al IV secolo a.C., trafugate a Paestum, quattro pannelli affrescati provenienti da una villa romana scoperta a Pompei a pochi metri dall’area degli scavi archeologici. E ancora, tantissimi reperti rubati nella zona collinare di Pozzuoli e nel Casertano nel sito dell’Antica Cales, tra gli oggetti recuperati in seguito all’indagine «Dedalo» coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e condotta dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio di Napoli con il supporto dei presidi dell’Arma sul territorio, ovvero la Compagnia di Capua e la stazione di Calvi Risorta.

Un 58 enne a capo degli scavi

L’inchiesta per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla ricerca illecita, all’impossessamento e alla ricettazione di reperti archeologici, ha portato in carcere tre persone residenti tra Napoli e Caserta: si tratta del 58enne Rocco Verrengia, ritenuto l’organizzatore degli scavi, Angelo Valente di 32 anni e Benedetto D’Aniello di 67 anni, collaboratori del primo e ricettatori di professione; ai domiciliari sono finite altre 15 persone, quasi tutti tombaroli, residenti tra Mondragone e Capua (Caserta), Capaccio (Salerno), Castellammare di Stabia, Terzigno e Napoli, Sabaudia e Formia (Latina). Gli indagati sono in tutto 43. Il valore dei reperti recuperati è di circa 2,5 milioni di euro; solo le due anfore di Assteas valgono oltre 1,5 milioni di euro.

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Altri ritrovamenti

Ultimamente erano stati recuperati 5361 reperti, rubati nel corso degli anni dai tombaroli per inserirli nei circuiti di vendita dei collezionisti. Valore stimato 40-50 milioni di euro, ma in realtà nessuno può davvero calcolare quanto siano preziosi perché sui vasi, sulle statue e sugli altri oggetti recuperati è raccontata la storia antica dell’Italia centrale e meridionale. Un altro importante recupero è inoltre avvenuto a Aquileia.

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Corriere del Mezzogiorno

Un pensiero su “Operazione Dedalo: recuperati oltre 1.500 reperti archeologici

  1. innanzitutto mi compiaccio con i carabinieri di calvi risorta nonché i carabinieri del t.p.c. di napoli in quanto con notizie false e distorte inneggiano di rappresentare la legge italiana,mi vedo portare in carcere come un animale in 57 anni mai fatto un torto ad un mio simile ne verso lo stato italiano,mi incriminano di essere un capo promotore ma i risultati di un capo promotore sono inequivocabili agli occhi della magistratura in quanto un capo promotore deve essere magari e come minimo vivere uan vita agiata ma io non grazie a questi signori non ho neanche i soldi per comprare 1 kg di pane mio figli per 3 mesi costretto ad andare a mangiare presso la caritas che sapete voi anche girnalisti che scrivete queste notizie false da premettere che verrete denunciati alla magistratura insieme a queste persone. questi signori in data 12\07\2012 mi portano al licenziamento in tronco per avermi negato il permesso di poter avvisare la ditta cui lavoravo in quel periodo sia io sia mio figlio e quindi vengo spodestato della mia dignità di essere umano, inneggiano a notizie false trascritte agli atti in cui si afferma che in determinata occasione io vendevo ” monete archeologiche su ebay annunci” ma in realtà si trattava di una modesta replica ” riproduzione” di una monetina in argento comprata da me medesimo in un mercatino delle pulci e precisamente in recale pr. di caserta detenuta da me per oltre un anno posta in una teca di vetro in cucina che poi stancatomi la metto su ebay per rivenderla e recuperare la modica cifra di 35 euro vengo denunciato e d arrestato. come il mio compaesano che consegna una scultura che viene periziata dal dott. pappalardo in autentica e stimata oltre 500 mila euro ma in realtà e una riproduzione anchessa del valore di 300\400 euro fatta fare dal mio compaesano per poterla mettere nel giardino di casa, con queste azioni inverosimili e false vengono riesumati gli anni 1984 e precisamente con le teste del modigliani ove la tutela fece una grandissima figuraccia. mio figlio all’uscita dalla stazione principale dei carabinieri sita in capua invece di essere accompagnato ai domiciliari come vigono le leggi viene portato come trofeo di caccia dai carabinieri di calvi risorta nella citta stessa di calvi risorta come appunto un trofeo di caccia ed e per questo che vengono violati i diritti umani io verrengia rocco combatterò queste persone fino alla morte e ne faro un caso internazionale denunciando anche i le testate giornalistiche che si sono macchiate di tale infamia. grazie e buona giornata

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