Le più antiche orme umane trovate in Romania
Le impronte fossili di piedi umani trovate nella grotta di Ciur-Izbuc, in Romania, rappresentano le più antiche orme del genere in Europa, e forse del mondo, dicono i ricercatori. Circa 400 orme erano state scoperte nella caverna nel 1965.
Gli scienziati inizialmente le avevano attribuite a un uomo, una donna e a un bambino vissuti tra i 10.000 e i 15.000 anni fa. Tuttavia, le misurazioni al radiocarbonio di due ossa di orso, scavate proprio sotto le orme, indicano che l’Homo sapiens lasciò quelle tracce circa 36.500 anni fa, spiega l’antropologo David Webb, della Kutztown University in Pennsylvania.

Le orme umane nella grotta di Ciur-Izbuc (American Journal of Physical Anthropology)
Le analisi di 51 orme rimaste – gli esploratori della grotta e i turisti hanno distrutto il resto – indicano che sei o sette individui, tra cui almeno un bambino, entrarono nella caverna dopo che un’inondazione vi aveva portato del fango sabbioso, scrivono i ricercatori sull’American Journal of Physical Anthropology.

Segni di graffi di orso sulla parete (Kutztown University)

(Kutztown University)

(Kutztown University)
Le datazioni per altre orme di Homo sapiens in Europa o altrove non vanno oltre i 33.000 anni fa. In una conferenza del 2011, alcuni scienziati avevano affermato che tracce di Homo sapiens nel sito di Engare Sero, in Tanzania, risalivano a 120.000 anni fa. Quei ritrovamenti non sono ancora stati pubblicati, facendo così pensare a Webb che ci siano problemi con la loro datazione o la loro autenticità.
Delle orme di quasi un milione di anni appartenute a degli antenati degli uomini sono state invece recentemente documentate in un sito britannico. Il sito di Laetoli, in Tanzania, contiene delle impronte fossili di piedi di ominidi risalenti a 3.6 milioni di anni fa.

Le orme di un antenato umano rinvenute in Inghilterra (Martin Bates)