Due nuovi ambienti alla Crypta Balbi

 

A Roma, due nuovi ambienti sono stati scavati alla Crypta Balbi, rivelando una fullonica (una sorta di lavanderia) e un sacello (un recinto sacro con altare) dedicato a divinità greche e orientali.

Questi ultimi risultati ampliano ulteriormente il percorso archeologico del quartiere antico addossato all’esedra della Crypta Balbi, nato nel II sec. d.C. e che si conferma brulicante di vita e attività commerciali fino ai primi anni del VII secolo d.C.

(MiBACT)
La fullonica, Crypta Balbi (MiBACT)

Il piccolo impianto di fullonica, attivo nel II secolo, è costituito da una serie di vaschette di cocciopesto, con all’interno un catino. Lungo un lato vi è un canale per lo scolo dell’acqua, mentre altre due vasche profonde circa un metro contenevano l’acqua per il lavaggio. Sopra l’ambiente della fullonica, una grande sala presenta un pavimento riscaldato con ipocausto di cui rimangono le suspensurae.

Il secondo ambiente è identificabile con un sacello, in uso nel II – III secolo, dedicato a varie divinità di tradizione greca e orientale: Artemide, Meleagro, Afrodite di Afrodisia, Iside e Dioniso, di cui si sono ritrovate le immagini scultoree. Le statuette delle divinità erano poste su un altare-bancone strutturato ad arco con un piano laterizio. Nella zona anteriore dell’area rimangono le tracce di un podio quadrangolare con funzione di altare o per l’alloggiamento di un’ara.

Come l’ambiente della fullonica, anche il sacello, una volta in disuso, veniva ancora frequentato nel corso del V e del VI secolo.

(MiBACT)
Il sacello, Crypta Balbi (MiBACT)

Lo scavo si trova dove sorgeva un vasto cortile porticato, la Crypta Balbi, annesso al teatro che Lucio Cornelio Balbo aveva eretto nel 13 a.C. Oggi si trova nel cuore dell’isolato racchiuso dalla sede del Museo Nazionale Romano – Crypta Balbi.

MiBACT

Lascia un commento