Le origini di Alessandria d’Egitto

Alessandria vista dal satellite (NASA)
Alessandria vista dal satellite (NASA)

Altri indizi suggeriscono l’esistenza di un villaggio (Rhacotis, o Rakhotis) situato nell’attuale Alessandria d’Egitto prima della fondazione della città da parte di Alessandro Magno nel 331 o 332 a.C.

Analizzando strati di sedimenti che arrivano fino ad 8000 anni fa, la squadra del geologo Christopher Bernhardt ha rilevato un cambiamento al livello del 1000 a.C.: dai granuli di polline di erbe native e altre piante, si passa infatti a quelli di cereali, uva ed erbe associate con l’agricoltura. Inoltre, è stato trovato un significativo aumento di granelli di carbone – forse resti di fuochi umani.

Se poi fosse abitato da Greci, Egizi o qualcun’altro non si sa. E non si può nemmeno dire precisamente quanto fosse grande.

Negli ultimi anni erano già stati trovati frammenti di ceramiche e tracce di piombo risalenti addirittura al 2500 a.C. Un insediamento portuale sulle coste d’Egitto ad un giorno di distanza dalla vicina isola di Faro è peraltro menzionato anche nell’Odissea (libro iv, verso 447).

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