Le forti piogge minacciano la Città Vecchia di Sana’a

(Khaled Abdullah /Reuters)

Capolavoro dell’architettura islamica, le case medievali della Città Vecchia di Sana’a (Yemen) stanno subendo gravi danni dopo anni di incuria, devastazioni di guerra e ora mesi di forti piogge. Le caratteristiche case a torre color ocra, decorate con motivi geometrici in gesso bianco, erano state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1986, ma dal 2015 fanno anche parte della Lista dei patrimoni in pericolo. Le piogge, quest’anno eccezionalmente intense, di solito durano da metà aprile a inizio settembre.

Sana’a si trova a 2,200 metri di altitudine (Shutterstock Photo)

Le autorità locali affermano che 107 case hanno i tetti parzialmente crollati, mentre più di 2.000 hanno crepe e due edifici abbandonati sono crollati completamente. «Avevamo 129 edifici a rischio, ora il numero è cresciuto ed è probabile che cresca ancora di più perché il tempo non si è ancora stabilizzato. Le prolungate piogge e la negligenza dei proprietari di case hanno contribuito negativamente», ha detto Khaled al-Ibrahimi, capo dell’Autorità di conservazione delle città storiche di Sana’a. «Potremmo vedere fino a 200 case [distrutte] o anche 500, se contiamo le case con crepe e altri problemi minori». Lo scorso 7 agosto, una casa parzialmente crollata ha lasciato una famiglia con sei bambini senza un posto dove vivere. «Sei donne e sei bambini vivevano in questa casa, non abbiamo nessun altro posto dove andare, nessun amico, nessun parente tranne Dio. Salvateci con una stanza o un bagno, la nostra casa rischia di crollare», ha detto il proprietario Muhammad Ali al-Talhi a Reuters.

(Khaled Abdullah/Reuters)

Molte delle 6.500 caratteristiche case della Città vecchia di Sana’a risalgono a prima dell’XI secolo. Costruite con mattoni di fango, sono alte anche diversi piani e finemente decorate. Sono in corso sforzi per preservare gli edifici utilizzando i fondi dell’UNESCO, ma le autorità locali chiedono ulteriori aiuti prima che sia troppo tardi. «Lanciamo un appello per aiutarci, dato che questa città è un patrimonio [UNESCO] e può essere considerata una parte del patrimonio culturale dell’umanità», ha detto al-Ibrahimi. Una guerra durata cinque anni nello Yemen tra il governo e gli Huthi ha ucciso più di 100.000 persone e lasciato l’80% della popolazione dipendente dagli aiuti e milioni sull’orlo della carestia. Le piogge eccezionalmente abbondanti delle ultime settimane si sono aggiunte alla crisi umanitaria, provocando inondazioni diffuse e diffondendo malattie come il colera, la febbre dengue e la malaria.

(Editions Gelbart)
(Aneta Ribarska)
(Vincent Long, OUR PLACE The World Heritage Collection)

France 24

Daily Sabah

Al Jazeera

UNESCO

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