Aperto il sarcofago nella tomba TT33 a Tebe

(Khaled Desouki/AFP/Getty Images)

Una missione archeologica francese ha aperto un sarcofago bianco intatto nella tomba TT33, nell’antica necropoli egizia di Tebe (Luxor). Al suo interno vi era la mummia di Puiu, una donna vissuta all’epoca della XVIII dinastia (1550-1295 a.C.). Nella stessa tomba è stato inoltre aperto un secondo sarcofago più antico, della XVII dinastia.

La stele misura 1 x 0,65 m. Manca solo una parte del lato sinistro (Ministero delle Antichità egiziano)

Puiu

La tomba TT33 appartenne a Pediamenopet. Viene scavata dal XIX secolo, ma è così grande che ci sono ancora parti inesplorate. Le nuove scoperte sono partite dal ritrovamento di una stele di pietra calcarea, lo scorso ottobre. La stele risale alla XVIII dinastia e riporta tre registri con scene di offerte rituali. Il nome dell’officiante principale è Tetiankh, e tra i beneficiari c’è Inenni, proprietario della tomba tebana TT81. Vicino alla stele, gli archeologi hanno trovato due sarcofagi ben conservati. Il primo, a cui manca solo la punta dei piedi, apparteneva a una donna di nome Puiu o Puia. Dal nome e dalla tipologia del sarcofago, è stato datato alla XVIII dinastia. Misura circa 2,10 metri ed è realizzato in legno ricoperto da intonaco dipinto.

Il ritrovamento del sarcofago di Puiu (Cassandre Hartenstein/ Université de Strasbourg)
Younes Ahmed Mohamedein (Ifao) svela il sarcofago davanti a Frédéric Colin, Claude Traunecker, Khaled El Enani e Moustafa Waziri (Khaled Desouki/AFP/Getty Images)
(Mohamed Abd El Ghany/Reuters)
(Khaled Elfiqi/EPA)
(Mohamed Abd El Ghany, Reuters)
(Khaled Desouki/AFP/Getty Images)
(Khaled Desouki/AFP/Getty Images)
Frederic Colin (al centro) direttore della missione francese. Alla sua sinistra il ministro El-Enany (Khaled Elfiqi, EPA)
L’archeologo Colin (sinistra), il ministro Khaled El-Enany (centro) e il segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità Mostafa Waziri (destra) (Samer Abdallah / picture-alliance / dpa / AP Images / Gtres)
Il ministro delle antichità egiziano Khaled El-Enany (Egyptian Ministry of Antinquities)

Il secondo sarcofago

Al suo fianco è stato trovato un secondo sarcofago. Solo il coperchio è decorato (probabilmente la parte inferiore venne sostituita). Non è chiaro a chi appartenga, ma il suo stile risalirebbe alla XVII dinastia (1580-1550 a.C.). I due sarcofagi sono stati aperti il ​​24 novembre dagli archeologi di Frédéric Colin, direttore dell’Istituto di Egittologia dell’Università di Strasburgo, con la collaborazione dell’Istituto Francese d’Archeologia Orientale. La TT33 si trova nella necropoli di el-Assasif, a poca distanza dalla tomba di Thaw-Irkhet-if (TT28), dove recentemente sono stati trovati due sarcofagi intatti.

Il sarcofago della XVII dinastia (Mohamed Abd El Ghany, Reuters)
(EPA)
Il ministro Khaled El-Enany e il segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, Mostafa Waziri (Mohamed Abd El Ghany /Reuters)

Re-inumati

Entrambi i sarcofagi dovettero essere nuovamente inumati, visto che l’attuale tomba venne costruita 8 secoli dopo. «Nel VII secolo a.C., il sacerdote Pediamenopet intraprese la costruzione di un enorme tempio funerario in questa zona», spiega Colin. «I costruttori del suo monumento si imbatterono in alcune tombe più antiche, probabilmente distruggendole. Ma conservarono comunque gli occupanti delle vecchie tombe, e seppellirono nuovamente i defunti durante i lavori, oltre 800 anni dopo la loro morte».

Live Science

Istituto di Egittologia e Papirologia

Università di Strasburgo

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France 3

Ministero delle Antichità egiziano (2)

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