
In Cina, vicino alla città di Xinzheng, è stata scavata un’enorme fossa contenente 90 scheletri di cavalli e 4 carri. Appartenevano probabilmente a un nobile di Zheng, un antico stato vassallo della dinastia Zhou esistito durante il Periodo delle Primavere e degli Autunni (VIII – V secolo a.C.) e il Periodo dei Regni Combattenti (V – III secolo a.C.).
Il più grande dei carri era decorato con oggetti di bronzo e ossa. I cavalli sarebbero stati sacrificati, posti nella fossa e poi ricoperti coi pezzi dei carri smantellati.
Dallo scorso febbraio sono stati scavati 4 carri e 90 scheletri di cavalli nella fossa numero 3, ma il totale potrebbero superare i 100, dice il direttore degli scavi Ma Juncai. «Dato che la tomba principale è stata saccheggiata e non sono stati trovati documenti scritti, è difficile identificare il proprietario della tomba», ha dichiarato l’archeologo. Tuttavia, a giudicare dalla dimensione della tomba e dagli oggetti trovati, potrebbe appartenere a un signore dal tardo Periodo delle Primavere e degli Autunni.
Juncai crede che i carri fossero utilizzati nella vita quotidiana dal signore e da sua moglie. Un carro in particolare è più grande e sontuoso rispetto agli altri: è lungo 2,56 metri e largo 1,66, è dotato di protezioni contro Sole e pioggia, ed è decorato con oggetti di bronzo e ossa. Altri reperti di bronzo stanno invece fornendo informazioni su tecnologia, produzione, status sociale e pratiche funerarie del tempo.
Secondo il direttore del sito turistico, Li Hongchang, nello stato di Zheng (806-375 a.C.) i cavalli venivano sacrificati e disposti in una fossa accanto alla tomba del defunto, con i carri smontati messi sopra di loro. Gli scavi archeologici delle tombe e dei 20 ettari di terreno circostante hanno già portato alla luce 18 grandi fosse contenenti carri, cavalli e oltre 3.000 tombe.



Interessante anche se un pò macabro..
Indagherò su questo Periodo delle Primavere e degli Autunni…molto curiosa come denominazione.
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