Riccardo III, il sovrano inglese morto in battaglia oltre 500 anni fa, ha trovato finalmente degna sepoltura all’interno di una nuova tomba in pietra calcarea nella cattedrale di Leicester, nell’Inghilterra centrale.
In molti, tra curiosi e studiosi hanno reso omaggio al Plantageneto. Le sue ossa erano state ritrovate nel 2012 sotto un parcheggio di Leicester e identificate dalla locale università. Si trovavano lì da dopo la Battaglia di Bosworth Field, dove nel 1485 il sovrano aveva perso la vita e la sua casata, gli York, era così uscita sconfitta dalla Guerra delle Due Rose. Era stato seppellito, non certo in pompa magna, sotto una chiesa poi rasa al suolo.

La cerimonia
Riccardo III fu l’ultimo re inglese a morire in battaglia. Descritto da Shakespeare come sadico, un furbo gobbo, Riccardo è stato reinterrato nella Cattedrale di Leicester circa 530 anni dopo la Battaglia di Bosworth, il 22 agosto 1485. In seguito alla sua morte, il suo corpo nudo fu gettato sul dorso di un cavallo, portato fino alla vicina Leicester e sepolto in una modesta tomba.
La cerimonia tenutasi gli ha invece conferito l’onore che il vincitore della battaglia Enrico Tudor, futuro Enrico VII d’Inghilterra, gli negò.
“Il reinterramento di re Riccardo III è un evento di grande importanza, nazionale e internazionale”, ha detto la regina Elisabetta in un messaggio. “La scoperta dei suoi resti a Leicester è stata descritta come uno dei ritrovamenti archeologici più significativi nella storia del paese”.




Nonostante abbia regnato solo 777 giorni, Riccardo III affascina non solo gli storici ma anche le persone comuni in tutto il mondo, alcune delle quali sono venute in Inghilterra per assistere alla cerimonia. “Sembra un eroe per alcuni, e un criminale per altri”, ha scritto David Monteith, il decano di Leicester.
Tra gli ospiti vi erano l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby e vari reali, inclusi il cugino della regina, il Duca di Gloucester, che ha posto il libro di preghiere personale di Riccardo nella bara.
L’attore Benedict Cumberbatch – lui stesso identificato come secondo cugino, di sedicesimo grado del defunto re – ha letto una poesia di Dame Carol Ann Duffy, Poeta Laureato, intitolata “Riccardo”.



La guerra delle rose
La morte di Riccardo, l’ultimo re plantageneto, ha segnato la fine della Guerra delle Rose tra le Case rivali di York e Lancaster. Riccardo, re di Inghilterra, signore d’Irlanda e pretendente al trono di Francia, aveva solo 32 anni.
Secondo la leggenda locale, il suo corpo venne esumato e gettato in un fiume vicino, e la bara usata come mangiatoia per cavalli. Tuttavia, dopo anni di ricerca da parte della sceneggiatrice Philippa Langley, i suoi resti sono stati finalmente trovati nel 2012 sotto un parcheggio.
Domenica, circa 35.000 persone hanno assistito a Leicester quando la sua bara, fatta da un discendente il cui DNA ha aiutato a identificare il corpo, è stata portata nella cattedrale su carro funebre trainato da un cavallo. I funerali e le celebrazioni solenni si sono conclusi cinque giorni dopo.





La reputazione infame di Riccardo proviene in parte dalla rappresentazione che Shakespeare fa di lui: un tiranno deforme responsabile di uno dei più noti crimini nella storia inglese, l’uccisione dei suoi giovani nipoti, “i Principi nella Torre”.
Phil Stone, presidente della Richard III society, le cui campagne respingono quelle che crede siano bugie della propaganda Tudor, ha detto che il re ha ottenuto il degno addio che meritava. “È il culmine di ciò a cui stavamo lavorando”, ha detto.



