Il 15 marzo il Museo Egizio del Cairo ha rilasciato la lista definitiva degli oggetti rubati nel corso dell’irruzione dello scorso 28 gennaio: 54 manufatti in totale.
Fortunatamente, da allora 12 di quei manufatti sono già stati recuperati. Il 17 marzo sono infatti ritornati 5 braccialetti e collane, 6 statuette di bronzo o scisto del Periodo tardo dell’Egitto e una statuetta in calcare (“di toro” nel comunicato dell’SCA, “di sfinge” per Hawass).
Non è chiaro se le persone che li avevano in possesso avessero una qualche relazione coi ladri entrati nel museo. Essi avevano cercato di autenticare gli oggetti contattando un giovane archeologo con lo scopo di venderli. L’archeologo ha sì riconosciuto i pezzi, ma ha chiamato la polizia, che ha preso in custodia le persone.
Ad ogni modo, ecco le immagini degli oggetti ritrovati.












E ora le brutte notizie.
Tra i 42 oggetti ancora mancanti dal Museo Egizio, oltre a quelli inestimabili già annunciati ci sono una serie di statuette di Amarna, altre statuette di bronzo del Periodo tardo dell’Egitto, gioielli e soprattutto un’altra statuetta di Tutankhamon e una tromba di bronzo e un ventaglio scoperti nella sua tomba.











Zahi Hawass ha anche segnalato l’ennesimo attacco ai siti archeologici d’Egitto (qui un elenco sintetico di tutti quelli finora coinvolti).
Questa volta è stato colpito il tempio funerario di Amenhotep III, dove i ladri avevano rubato due statue. Fortunatamente, però, la polizia è riuscita a recuperarle e a scoprire che uno di quegli uomini, uno scultore di 33 anni che crea repliche da vendere ai turisti, aveva in casa molti altri oggetti antichi rubati. Lo scultore ha anche ammesso di aver fatto scavi illegali in diversi siti.
Fonti: The Eloquent Peasant, SCA (qui l’elenco delle antichità recuperate dal Museo Egizio il 17 marzo. Qui quelle rubate aggiornato al 20/03/2011. Qui quello del 17/03/2011),