
Lo scorso gennaio il professore Gershon Galil aveva decifrato un’iscrizione datata al 1000 a.C. scoperta a Khirbet Qeiyafa, in Israele.
Galil sostenne che si trattava delle prime scritte in lingua ebraica mai scoperte (e quindi che l’ebraico si affermò molto prima di quanto non si pensasse “ufficialmente”), nonchè una prova dell’esistenza del “regno di Israele” di quell’epoca.
Il punto, però, è che solo circa 40 dei 50 caratteri scritti sono in gran parte visibili. È dall’immaginazione del resto che nascono le varie interpretazioni: in una conferenza dell’Hebrew University tenutasi nel novembre del 2009, erano già state date ben 4 interpretazioni.



Al di là delle significative differenze che esistono tra le traduzioni (le due principali – quelle di Galil e del prof. Hagai Misgav – le trovi qui), Edward Cook ha compiuto un’analisi dell’ostrakon per ricavarne alcuni punti fermi:
1. Il testo venne scritto da sinistra a destra.
2. Il testo venne scritto con l’alfabeto antico cananeo (o proto-cananeo), una forma usata da ebrei, filistei e altri popolazioni della regione prima che si evolvesse nelle forme “nazionali”.
3. La lingua, sebbene semitica nord-occidentale, è ancora sconosciuta.
4. Forse è la cosa più importante: se la datazione fosse corretta – fine XI/inizio X secolo a.C. – allora l’uso di questo antico cananeo sarebbe sorprendente. Entro un secolo o meno dalla scrittura su questo ostrakon, un’altra iscrizione venne fatta in Israele in un modo molto diverso.
L’abecedario di Tell Zayit (o Tel Zayit), datato al più tardi alla fine del X secolo a.C., è scritto da destra a sinistra e possiede già le forme delle lettere caratteristiche delle successive iscrizioni in ebraico.
La distanza cronologica tra le due epigrafi non è grande, ma le differenza sono notevoli. L’ipotesi che ciò corrisponda ad un cambiamento avvenuto nel X secolo in Giudea, causato dalla monarchia del regno di Giuda e Israele, è un’ipotesi allettante, ma forse una conclusione troppo affrettata.



Qui il sito dell’Khirbet Qeiyafa Archaeological Project.
Fonti: BiblePlace; Ralph the Sacred River.