Esposto al pubblico Little Foot, l’hominine più completo al mondo

Australopithecus prometheus Little Foot
Lo scheletro dell’Australopithecus prometheus “Little Foot” in mostra (AP)

Dopo 20 anni di pazienti e attenti scavi, è stato svelato al pubblico lo scheletro dell’hominine più completo al mondo, nonché il più antico mai trovato in Sud Africa – 3,67 milioni di anni fa. Il suo nome è Little Foot (“piccolo piede”) perché la sua scoperta era iniziata con quattro piccole ossa di un piede.

«È uno dei ritrovamenti fossili più straordinari mai fatti nella ricerca delle origini umane. È un privilegio poter rivelare oggi una scoperta di tale importanza», ha detto il paleontologo Ronald J. Clarke, che 20 anni fa ha scoperto lo scheletro.

Little Foot, identificato da Clarke come un Australopithecus prometheus, è ora esposto nell’Istituto di studi evoluzionistici dell’Università di Witwatersrand, a Johannesburg.

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L’ambiente del primo individuo del genere “Homo” 2,8 milioni di anni fa

La mascella del più antico individuo del genere Homo mai rinvenuto (Kaye Reed)

Gli scienziati hanno a lungo ipotizzato che la transizione dall’Australopiteco all’Homo, in Africa orientale, fosse collegata al passaggio da un ambiente caratterizzato da umide foreste a pianure erbose più aride. Ora un nuovo studio ha analizzato alcuni fossili animali per ricostruire l’ambiente in questa regione tra i 3,5 e 1 milione di anni fa, confermando la teoria.

I dati sono stati incrociati con l’analisi dei denti fossilizzati del più antico appartenente al genere Homo mai trovato: un individuo scoperto nel 2013 a Ledi-Geraru (Etiopia) e risalente a 2,8 milioni di anni fa. La sua dieta, tuttavia, era simile a quella dell’Australopiteco, implicando che un cambiamento della dieta non coincise con l’origine del genere Homo.

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