Un sacrificio umano sotto il palazzo reale di Wolseong in Corea

(AFP/Gyeongju National Research Institute of Cultural Heritage)

Per la prima volta in un sito coreano sono state trovate tracce di un sacrificio umano rituale. Due scheletri risalenti al V secolo sono stati scoperti sotto le mura del Wolseong, o Castello della Luna, a Gyeongju in Corea del Sud, la capitale dell’antico regno di Silla.

«Questa è la prima prova archeologica delle storie sui sacrifici umani utilizzati per le fondamenta di edifici, barriere o mura», ha dichiarato Choi Moon-Jung, portavoce dell’Istituto Nazionale di Ricerca del Patrimonio Culturale di Gyeongju. La sepoltura di vittime ancora in vita insieme ai loro sovrani defunti, con l’obiettivo di servirli nell’aldilà, è ben nota nelle antiche culture coreane.

(AFP/Gyeongju National Research Institute of Cultural Heritage)

Come furono messe a morte le vittime di Wolseong non è ancora chiaro e bisognerà condurre ulteriori ricerche, ma non sembrano essere state seppellite vive. «A giudicare dal fatto che non ci sono segni di resistenza, devono essere stati inumati da incoscienti o da morti”, ha dichiarato il ricercatore Park Yoon-Jung. «Il folklore indica che gli uomini venivano sacrificati per appagare gli dèi e per supplicarli che gli edifici in costruzione durassero a lungo». I due scheletri sono stati rinvenuti fianco a fianco sotto l’angolo occidentale della mura del castello: uno era rivolto verso l’alto, l’altro con viso e le braccia leggermente verso il primo individuo.

Silla fu uno dei tre regni emersi nella penisola coreana nel primo millennio, il quale riuscì alla fine a conquistare gli altri due e a unificare il territorio nel 668. In seguito si frammentò in tre ulteriori piccoli stati, denominati Tre Regni Posteriori, e nel 935 fu sottomesso dalla dinastia dei Koryŏ. I manufatti del periodo Silla comprendono alcuni dei tesori culturali più preziosi della Corea e i siti storici di Gyeongju sono una delle principali attrazioni turistiche.

Attualmente sono in corso d’esecuzione l’esame del DNA e altri test sui resti per determinare le caratteristiche fisiche, lo stato di salute, la dieta e altri attributi genetici. Tra i reperti scavati vi sono tavolette di legno con iscrizioni, e statuette animali e umane del VI secolo, tra cui una con turbante e vestiti simili a quelli indossati nell’antica civiltà centro-asiatica di Sogdiana.

Three Kingdoms of Korea Baekje Silla Goguryeo Dongye Okjeo Buyeo Tamna Baekje Usan Gaya
I Tre regni di Corea negli ultimi anni del V secolo d.C. Evidente la grandezza di Goguryeo – la cui capitale era stata spostata a Pyongyang nel 427 d.C. – dopo la conquista degli stati di Dongye, Okjeo (inizio V secolo) e Buyeo (494). Ancora indipendenti rimangono i regni di Tamna (tributaria di Baekje), Usan e la confederazione di città-stato di Gaya. A lato si possono notare: l’impero cinese diviso tra le dinastie del Nord e del Sud; le tribù nomadi di Rouran e Kitai, di origine mongola; gli Yilou della Manciuria e il Giappone, anticamente chiamato Wa. Due secoli dopo, grazie all’aiuto determinante della Cina, il regno di Silla prese il sopravvento sulla maggior parte della penisola coreana, conquistando Baekje (660) e Goguryeo (668).

AFP

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