Rassegna stampa archeologica/46

Il ventunenne Danny Mills ha scoperto una lanterna Romana intatta grazie al suo metal detector.

Il reperto, l’unico del suo genere ad essere rinvenuto intatto in Gran Bretagna, è datato tra il I e il III secolo d.C. ed è stato trovato vicino a Sudbury.

(REUTERS/John Mills/Handout)
(REUTERS/John Mills/Handout)

Fonte: Reuters.

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In Giordania gli archeologi hanno dissotterrato un santuario moabita dell’Età del Ferro datato all’VIII secolo a.C. a Khirbat ‘Ataroz, vicino alla città di Mabada.

La struttura è composta da un cortile, due anticamere e una sala principale grande 36 m².

Sono stati inoltre recuperati circa 300 manufatti, tra cui delle statuette di antiche divinità.

(Nader Daoud)
(Nader Daoud)

Fonte: AP.

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L’archeologo israeliano Ran Barkai crede che le migliaia di frammenti di selce trovati intorno a un “focolare” in una grotta vicino a Tel Aviv siano i primi esempi di “coltelli usa e getta”: risalgono infatti a 200000 anni fa e non vi sono state trovate tracce di affilamento.

La datazione è stata resa possibile grazie alle ossa animali carbonizzate rinvenute insieme.

Barkai sostiene che questi “coltelli” servissero per tagliare la carne e che fossero parti staccatesi da altri strumenti di selce più grandi usati per altri scopi.

(Associated Press)
(Associated Press)

C’è da chiedersi però perché siano così piccoli e perché riciclare quando avevano a disposizione una grande quantità di selce.

Fonte: AP.

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Nel corso dei lavori per la costruzione di un centro commerciale a San Vittore Olona, in provincia di Milano, sono state scoperte due urne cinerarie. Risalgono probabilmente al I – II secolo d. C.

(artevarese.com)

Fonte: Arte Varese.

Grazie al sig. Prada per le segnalazioni.

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In un’abitazione di Domus de Maria, in provincia di Cagliari, e in una villa di Cologno Monzese è stata scoperta e sequestrata un’incredibile quantità di preziosi manufatti di epoca nuragica, punica e romana.

Le tre persone denunciate, Roberto Pregnolato, Pier Paolo Angioni e Andrea Puddu, dovranno rispondere di ricettazione di beni di provenienza illecita, danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico, violazione in materia di ricerche archeologiche e possesso illecito di beni dello Stato.

In totale sono state trovate 1350 monete antiche, 850 reperti di bronzo e altri metalli, 18 vasi, 3 bronzi di età nuragica, 407 tra monili, spille, orecchini, bracciali, anelli, fibbie e altri oggetti pertinenti a corredi funerari, una statuetta votiva romana di circa dieci centimetri raffigurante forse la dea Minerva e Diana con faretra e un magnifico scarabeo custodito in una teca di vetro.

(unionesarda.it)

Fonte: Unione sarda.

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