Svelata l’antica Avaris

Gli archeologi austriaci a Tell el-Daba, in Egitto, hanno localizzato i quartieri della periferia sud dell’antica città di Avaris, la capitale degli Hyksos in gran parte ancora sottoterra.

La ricerca, condotta dalla direttrice dell’ÖAI al Cairo, Irene Forstner-Müller, è stata effettuata su un’area di circa 2.6 km² combinando scavi e soprattutto prospezioni geofisiche: rilevamenti magnetometrici e geoelettrici (le misurazioni della resistività elettrica. Qui un articolo sulle tecnologie a disposizione degli archeologi).

La pianta di Avaris generata al computer è molto dettagliata: tra i diversi elementi architettonici spiccano case, templi, strade, cimiteri e palazzi.

Immagine satellitare e immagine radar sovrapposte (Egypt's Supreme Council of Antiquities)

Gli archeologi, il cui obiettivo era anzitutto individuare i confini della città, sono riusciti anche a definire i vari quartieri, un antico affluente del Nilo, una possibile zona portuale e una serie di buche di differenti misure le cui funzioni sono tuttora ignote (ma forse erano solo dei pozzi).

“Utilizzare un rilevamento scientifico così specifico per individuare una città del genere è l’unico modo per ottenere una migliore comprensione di una così grande area in una volta sola”, sottolinea Hawass.

Qui si può esplorare l’immagine radar in modo più dettagliato.

(Heritage-Key/SCA)

Avaris era la roccaforte degli Hyksos, degli occupanti stranieri – forse di origine asiatica – che formarono la 15′ dinastia d’Egitto. Indicati nel Canone Reale come “Capi di paesi stranieri”, regnarono sul Basso Egitto per oltre un secolo durante il Secondo periodo intermedio dell’Egitto (1664-1569 a.C.).

Il loro potere terminò con la presa di Avaris da parte di Ahmose I, che fondò la XVIII dinastia ripristinando l’unità dello stato e dando inizio al cosiddetto Nuovo Regno.

Qui il sito dell’OAI su Tell el-Daba.

Fonti: SCA, Discovery.

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