Chi erano i primi agricoltori d’Europa/2

Sono due le ipotesi principali riguardo all’origine degli attuali europei: una vede gli attuali europei come i discendenti degli agricoltori del Medio Oriente che portarono con sè le loro conoscenze culturali neolitiche meno di 10000 anni fa; l’altra considera gli europei i discendenti dei cacciatori-raccoglitori paleolitici (cioè gli uomini già presenti in Europa 10000 anni fa) che impararono l’agricoltura attraverso scambi culturali, senza significative migrazioni dal Medio Oriente.

Recentemente, diverse analisi del DNA hanno sostenuto la prima ipotesi.

Una ricerca condotta sugli aplogruppi del DNA mitocondriale, pubblicata su Current Biology, suggerisce che i primi abitanti d’Europa furono dei cacciatori paleolitici dell’aplogruppo U (il DNA analizzato è di 30000 anni fa), ma questi vennero poi soppiantati da popolazioni praticanti l’agricoltura e appartenenti ad altri aplogruppi.

Anche il lavoro di Joachim Burger, pubblicato su Science, giunge a simili conclusioni.

Un’ulteriore conferma di questa teoria arriva da un altro studio, pubblicato su PLoS Biology, che ha individuato il più comune aplogruppo del cromosoma Y d’Europa non precedente al Neolitico; cioè ‘arrivò’ circa 10000 anni fa. I risultati indicavano insomma che le “varianti” europee derivassero da una variante dell’Anatolia (odierna Turchia).

Un nuovo studio pubblicato su PLoS ONE confuta però questa teoria e supporta invece l’ipotesi che la diffusione dell’agricoltura fu un risultato dovuto più a scambi culturali che a considerevoli migrazioni di popolazioni mediorientali.

Aggiungendo un singolo marker, DYSA7.2, il lignaggio del cromosoma Y R-M269, che prima avvalorava l’espansione dall’Anatolia durante il Neolitico, cambia completamente. Non mostra più una dicotomia Occidente-Oriente collegata a una diffusione radiale dal Medio Oriente.

Analizzando le popolazioni dell’Anatolia e della Sardegna, sono stati valutati anche altre variazioni del cromosoma Y considerate indicatori della diffusione neolitica di agricoltori: i risultati confermano la teoria della diffusione culturale per quanto riguarda l’agricoltura.

Secondo il giornalista Razib Khan, però, bisogna tenere in conto che i sardi sono geneticamente una “deviazione estrema” (outlier) in Europa: vivendo su un’isola, essi hanno sviluppato una loro unicità e quindi non è così semplice usarli come riferimento per il resto d’Europa (non che questo mi sembri l’intento dei ricercatori, ndr).

Una prova di ciò è fornita da questa analisi delle componenti principali delle popolazioni europee meridionali:

(ncbi.nlm.nih.gov)

Fonte: Discover Magazine.

10 pensieri su “Chi erano i primi agricoltori d’Europa/2

  1. essendo un ricercatore-esploratore di popoli antichi da più di 20 anni, oso dire che qualche tempo trascorso, si accennava al fatto che i Cro-magnon liguri avessero una terza dentatura; i miei studi, avvalorano il fatto che é vero il contrario e cioè che i primi popoli agricoltori, si sono evoluti in senso orario, dall’Africa all’Europa e poi in medioriente. Per quanto riguarda la terza dentatura, con orgoglio posso dire di averla anche io e che posseggo il cromosoma o DNA ” Y “. E’ la mia una semplice divergenza d’opinione. Non capisco perché le comparazioni siano state effettuate solamente con i Sardi della Sardegna e non, ad esempio con i Liguri, ove sono state di già evidenziate compatibilità di “sangue” con i Baschi e non con popoli mediorientali. Mi paiono troppo facili determinate conclusioni a livello genetico. Gli eruditi accademini ed altri valenti studiosi, dovrebbero fare più comparazioni.
    distinti saluti.-

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    1. Sì, in effetti è curioso aver preso in considerazione i Sardi, ma sono sicuro che di comparazioni con le altre “popolazioni” ne saranno state fatte a centinaia.
      Per ricostruire l’origine degli europei, penso che innanzitutto bisogna porsi le domande individuate da Carla. Il quadro che ne esce diventa perciò estremamente complesso: gli stessi Liguri in fondo abitavano anche la pianura padana prima dei Celti e dei Romani. Quindi, se da un lato non è possibile considerare gli attuali lombardi come discendenti degli antichi Liguri, è anche difficile dire che lo siano gli attuali abitanti della Liguria.
      L’unica possibilità che mi viene in mente per eliminare questi dubbi è verificare una corrispondenza tra gli antichi popoli e presunti discendenti analizzando gli scheletri, e poi vedere i vari movimenti/migrazioni intrapresi nel tempo. Un lavoro mostruoso 🙂

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  2. Mi sembra che tutti i popoli siano problematici, non solo i Sardi.
    Nella Turchia di oggi abita una popolazione di origine mongola, arrivata li` nel 1400 e non certo nel Neolitico.
    I Palestinesi chi sono? Gli Arabi arrivati nella zona alla fine del settimo secolo?
    Per non parlare degli Italiani, che comprendono decine di popoli di origine diversa: liguri, celti, longobardi, veneti, etruschi, greci, arabi, fenici, ecc.

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    1. Ottime questioni… Mi vengono sempre in mente quando qualcuno cerca di trovare un’ascendenza a posteriori.
      Forse la cosa ha senso per certe popolazioni nordiche notoriamente isolate dal resto del mondo, ma per le civiltà mediterraneee ha poco senso.

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  3. Senza dubbi, é vero q(perché sono di Genova)uel che dice la Volpiani: infatti, é per questo motivo che studio da più di ventanni l’origine dei vari popolo ed anche le antichissime tribù liguri; le ricerche personali, hanno dato addito ad una origine comune della lingua semita-sumera, usata ” da tutti “, ma principalmente in Italia e successivamente in tutta l’Europa e poi in senso orario in Oriente, duplicando di volta in volta le città (con nomi non solo doppi ma anche tripli)cambiando pure le varie scritture.Oso dire che la maggioranza delle persone conosce solamente il così detto “fegato” di Piacenza, abilitandolo come fegato di animale ma, in realtà, è prettamente una mappa geografica del suolo italiano. Non solo: è stato trovato un secondo “fegato” in un luogo molto vicino all’altro, dove la descrizione da con lettura esatta, la parola di NINETER, che era un faraone egiziano delle primissime dinastie.Altresì, posso riferire, non solo con prove tangibili, che “siamo” riusciti a ridecifrare in modo corretto, sia l’Alfabeto di Marsiliana d’Albegna, ma anche l’antico Ebraico ed il Fenicio, con sorprendenti risultati sia di lettura che di interpretazione.Disinti saluti e, alla prossima.-

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    1. Un modo per proseguire l’indagine e’ quello di analizzare l’Y-dna.E’ stato fatto nella grotta dell’Avellaner nel nord della spagna e alcuni scheletri risalenti a 7000 anni fa sono risultati appartenere al’aplogruppo g2a ed al gruppo E1b1b1a1b V13 .quest’ultimo gruppo camitico provveniente dalla grecia attraverso la sicilia e portatore dell’ossidiana.L’e1b1b1a1b provveniva dal mare insieme al gruppo semitico ricorrente nel neolitico greco J2a.Gli studi nella grotta dell’Avellaner li hanno messi in relazione con la cultura della ceramica cardiale cosi ben presente in liguria e nelle zone liguri francesi.Nella grotta delle arene candide a finale a parte la frequentazione paleolitica interrotta dalle glaciazione dopo un intervallo di millenni,l’uomo arriva dal mare circa 7000 anni fa e porta con se animali addomesticati(capre) semi,ed ossidiana per le varie lavorazioni.E’ l’inizio in liguria della rivoluzione neolitica.I loro discendenti colonizzeranno gli appennini ma anche la pianura padana ed il nord(vedi orobi da molti ritenuti liguri).Verranno ricacciati sui monti dalle spinte celtiche e poi definitivamente relegati dai romani sull’appennino ligure/parmense-piacentino e parte del piemonte dove esattamente è piu distrubuito l’applogruppo E1b1b1a1b V13 ed il J2a.
      Cosi’ mi sembra dopo tanto interesse dedicato.Sarei contento ad eventuali confronti.Alla prossima

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      1. ciao: che dire- sono tutte sigle tipo “medico” e, per esse, non sono in grado di rispondere ma, anche i guanci ed i cabiri risultano avere lo stesso cromosoma inziale ” Y ” degli antichi liguri… ma poi, non credo più agli anni di glaciazione che ci hanno propinato gli accademici: come dire che, prima del diecimila a.C il nord europa era quasi tutto verde e poi è diventato bianco. Non sono del tutto convinto che le migrazioni siano solamente partite dall’oriente. sono convintissimo che anche dall’altra parte vi siano state molteplici migrazioni (vi sono delle prove). Per il momento chiudo così.-

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      2. ciao,per quel che riguarda i guanci ed i cabiri,credo sia tutto perfettamente compatibile,poi comunque la storia dei popoli e’ millenaria ed è indiscutibile che nel neolitico vi siano state graduali rivoluzioni che hanno permesso lo svolgersi veloce della ns civiltà.Gli studi genetici sono una nuova scienza giornalmente in evoluzione.Dovrebbero sicuramente dare risposte,e gia ci sono, in merito all’evoluzione ed allo stanziamento dei popoli.
        Mi interesserebbero questi tuoi studi relativi ai Liguri.
        Puoi trovare in internet cartine geografiche in merito all’aplogruppo E1b1b1 ex E3b e J2a
        con le relative supposizioni di migrazione.
        alla prossima.

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      3. ciao: ora sono in ferie in montagna: sui liguri antichi ho scoperto tantissime notizie interessanti…ed è da sfatare il fatto che in antico non si conoscessero: i romani furono coloro i quali vollero cercare di farli dimenticare per le grandi sconfitte subite e per la loro enorme confederazione di tribù. Sto cercando scrivere il mio primo libro su di essi… – grazie per le ultime notizie e righe.- Per fortuna, in questi ultimi anni, ci si sta ricredendo sull’evoluzione umana e sulle datazioni geologiche e temporali, come dire che, veramente nei nuovi libri e testi di studio, la “storia” andrebbe riscritta totalmente da capo. ciao

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