I ricercatori dell’University College London hanno scoperto una parte originale del Codex Gregorianus (o Codice Gregoriano) – una raccolta non ufficiale di costituzioni imperiali compresi tra l’età di Adriano (117-138 d.C.) e quella di Diocleziano (284-305 d.C.).
Il testo originale, pubblicato intorno al 291-292, si credeva perduto.
Simon Corcoran e Benet Salway, nell’ambito del Projet Volterra, hanno unito 17 frammenti di una pergamena precedentemente incomprensibile.

Salway dice: “I frammenti portano il testo di un lavoro in latino in una calligrafia chiara, forse datata al 400. Usa un numero di abbreviazioni caratteristiche dei testi legali; la presenza della scrittura su entrambi i lati dei frammenti indica che appartenessero a una pagina o a delle pagine di un codex (ovvero un libro) tardo-antico, piuttosto che a un rotolo (un volumen) o a delle note di un avvocato su un foglio ‘singolo’ (loose-leaf)”.
“I frammenti contengono una raccolta di risposte di una serie di imperatori Romani a questioni di materia legale sottoposte da membri dell’apparato pubblico”.
“I frammenti sono sistemati cronologicamente e raggruppati in capitoli tematici sotto a dei titoli evidenziati (in rosso, vedi sotto), con correzioni e annotazioni del lettore tra le linee. Le note mostrano che questa particolare copia venne usata intensamente”.

I frammenti sopravvissuti appartengono a sezioni su procedure d’appello e sullo statuto di limitazioni su una materia non ancora identificata.
Da quanto si sapeva tramite citazioni in altri documenti, il contenuto del Codice Gregoriano era già consistente, ma i frammenti contengono ancora del nuovo materiale.
“Il nostro studio preliminare conferma che [questo Codice] fu il pioniere di una lunga tradizione che si è prolungata fino all’epoca moderna, e alla fine è dal titolo di questo lavoro – e dal suo volume di accompagnamento, il Codex Hermogenianus (o Codice Ermogeniano) – che usiamo ancora il termine ‘codice’ nel senso di ‘decreti giudiziari’ “.
Questo manoscritto potrebbe esser stato prodotto a Costantinopoli (l’odierna Istanbul).
Fonte: University College London
http://politiken.dk/newsinenglish/article883600.ece?
A group of researchers has found a way to precisely date the Dead Sea Scrolls.
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