Simcha Jacobovici non ha trovato i chiodi della crocifissione di Gesù

Esattamente come l’anno scorso (qui la storia, qui la spiegazione), anche quest’anno, prima di Pasqua, è saltata fuori la scoperta di uno o più chiodi spacciati per essere stati usati per la crocifissione. L’annuncio è stato naturalmente associato al nome di Gesù.

Il regista Simcha Jacobovici sta rilasciando un documentario intitolato “The Nails Of The Cross” (I chiodi della Croce), che “indaga” sulla presunta scoperta dei chiodi della crocifissione di Gesù.

(Reuters)
Simcha Jacobovici con uno dei chiodi in mano (Reuters)

Il film inizia con la rivisitazione del luogo di sepoltura annunciato come il luogo di sepoltura di Caifa, colui che nel Nuovo Testamento presiede il processo di Gesù. La tomba, insieme a una serie di ossari, è stata scoperta durante i lavori di costruzione su una collina pochi chilometri a sud della Città Vecchia di Gerusalemme. Caifa è una figura importante nei Vangeli, avendo mandato Gesù ai Romani e alla sua morte. Ora: due chiodi di ferro sono stati trovati nella presunta tomba di Caifa – uno per terra e uno all’interno di un ossario – e, secondo il film, sono scomparsi poco dopo. “Quello che stiamo portando al mondo è il miglior argomento archeologico mai fatto che due dei chiodi della crocifissione di Gesù sono stati trovati”, ha detto Jacobovici. “Se si guarda a tutta la storia, storica, testuale, archeologica, tutto sembra indicare che questi due chiodi furono usati per una crocifissione. E poiché Caifa è solo associato con la crocifissione di Gesù, fate due più due e sembra che questi siano i chiodi”.

Ecco, facciamo due più due.

  • Simcha afferma di aver trovato la tomba del sommo sacerdote Caifa, il che è già di per sè incerto perché gli archeologi non sono nemmeno sicuri che la tomba sia la sua (vedi sotto).
  • Lo scavo ha trovato due chiodi nella tomba, uno per terra e l’altro in uno dei 12 ossari della tomba (non si sa più in quale di preciso).
  • I chiodi sono scomparsi (cioè qualcuno li ha presi o sono stati smarriti).
  • I chiodi sono “magicamente riapparsi” in un laboratorio di Tel Aviv 20 anni dopo.

Poiché Caifa viene menzionato nella storia di Gesù, e i chiodi sono “scomparsi” per un certo tempo, devono essere i chiodi della crocifissione di Gesù?

“Questa storia non ha senso”, dice Robert Cargill. “Perché non [considerare] i chiodi scoperti nella tomba di Gesù, che Simcha affermò di aver scoperto nel 2007 come parte di una campagna pubblicitaria del suo ultimo risibile documentario “The Jesus Family Tomb“, poco prima della Pasqua del 2007 (che è stato così pesantemente criticato dagli studiosi per le sue imprecisioni e conclusioni sensazionalistiche che Discovery ha smesso di mandarlo in onda)? Oppure il signor Jacobovici pensa che il mondo avrebbe dimenticato il suo ultimo annuncio infondato?”.

La Israel Antiquities Authority ha dichiarato:

“La Israel Antiquities Authority, che ha supervisionato lo scavo a Gerusalemme, ha detto in reazione all’uscita del film che non è mai stato dimostrato oltre ogni dubbio che la tomba fosse il luogo di sepoltura di Caifa. Ha inoltre detto che i chiodi si trovano comunemente nelle tombe. Non c’è dubbio che il talentuoso regista Simcha Jacobovici abbia creato un film interessante con al centro un vero e proprio reperto archeologico, ma l’interpretazione presentata in esso non ha alcun fondamento coi reperti archeologici o la ricerca”.

Così, ancora una volta, continua Cargill, Simcha Jacobovici fa degli irreali, infondati annunci, una settimana prima di Pasqua con il solo scopo di convincere la gente a guardare il suo documentario privo di senso. Ricordatevi: chiunque abbia scavato in un sito di epoca romana in Israele ha trovato molto probabilmente dei chiodi. Ma affermare che sono i chiodi della Crocifissione è del tutto irresponsabile, anche se fossero stati trovati in una tomba. L’unico chiodo veramente usato per una crocifissione a Gerusalemme, una replica del quale è all’Israel Museum, è stato scoperto dall’archeologo della IAA Vassilios Tzaferis; il chiodo era in un osso della caviglia in un ossario chiaramente inscritto in ebraico con il nome di “Yehohanan ben Hagkol”.

La replica del chiodo (robertcargill.com)

Fonti: Robert Cargill, Time, AFP.

Il blog Rogue Classicism fa notare anche che quei piccoli chiodi avrebbero potuto sì penetrare le mani, ma difficilmente avrebbero potuto sostenere il peso di un uomo.

Concludo riportando un commento ironico di un lettore della rivista Time, alla quale Simcha Jacobovici ha dichiarato: “Non stiamo dicendo che queste sono i chiodi. Stiamo dicendo questi potrebbero essere i chiodi”:

“Ho una roccia. Non sto dicendo che è una roccia che Gesù ha toccato. Sto dicendo che potrebbe essere una roccia che Gesù ha toccato. È certamente abbastanza antica… milioni di anni, in effetti. Ed è stata trovata a… un attimo… Israele… dove Gesù ha vissuto”.

4 pensieri su “Simcha Jacobovici non ha trovato i chiodi della crocifissione di Gesù

  1. Come ebbe a dire Jacques LeGoff (se non ricordo male), con tutti i frammenti della Vera Croce disseminati nei reliquiari di tutta Europa, ci si potrebbe costruire un galeone.
    Mi pare che stiamo di fronte ad un caso dello stesso tipo 🙂

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  2. Mi permetto di dissentire con cio’ che dice Rogue Classicism, perche’ nota una cosa errata: nessun tipo di chiodo poteva reggere un corpo umano se piantato nelle MANI, i romani lo sapevano, per questo li piantavano in un punto preciso sotto il polso.

    L’ortodossia abbisogna della precisione.

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  3. Ma perché sono proprio gli integralisti religiosi ad avere sempre così tanto bisogno di vere reliquie (cioè di PROVE)??!! Non è una contraddizione? E comunque, concordo con Sekhemty.

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  4. Sono d’accordo. Il ritrovamento del chiodo di Yehohanan ben Hagkol è stato molto importante perché è la testimonianza di come erano i chiodi utilizzati per la crocifissione a quei tempi, nel I secolo. Altre speculazioni mi sembrano molto azzardate.

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