Lo splendore di Ur

(Zunkir/wiki)

Con il paese devastato dalla guerra cominciata nel 2003, il debole governo di Baghdad (Iraq) ha avuto ben altre priorità che finanziare scavi su larga scala a Ur – ritenuto il paese di nascita di Abramo e una delle culle della civiltà -. Dal 2005 lavorano solo piccole squadre.

“Quando riprenderanno gli scavi (su larga scala), tonnellate di oggetti antichi verranno portate alla luce, riempiendo interamenti i musei. Questo sito diventerà forse più importante di Giza”, dice entusiasta Dhaif Moussin, il cui compito è proteggere il sito dai tombaroli.

All’inizio del’900 l’archeologo inglese Charles Leonard Woolley fece delle scoperte sbalorditive dissotterrando 16 tombe dell’élite di Ur (vedi qui).

All’interno erano conservati alcuni dei più grandi tesori dell’antichità, inclusi un pugnale tempestato di lapislazzuli, una statua dorata di capra (associata da Wolley al biblico Ariete nel boschetto, foto sotto), una lira decorata con testa di toro e un copricapo di piume d’oro della regina Sumera Puabi.

(penn.museum)

Dal punto di vista archeologico, la scoperta più straordinaria di Ur è stata una ziqqurat (o ziggurat) eccezionalmente ben preservata. È datata al III millennio a.C., quando faceva parte di un complesso di templi che servivano come centro amministrativo.

(AFP/Essam Al-Sudani)
(AFP)

Fino a oggi, appena il 20% del sito è stato scavato. “Alcuni archeologi stimano che ci vorranno più di 30 anni per scavare l’intera città”, dice Moussin.

“Ur dei Caldei”, com’è menzionata nel Vecchio Testamento, era uno dei grandi centri urbani della civiltà sumera e rimase una città importante fino alla conquista di Alessandro Magno.

Si pensa che Ur raggiunse il suo apogeo sotto il re Ur-Nammu (2112-2095 a.C.), un abile guerriero e fondatore della terza dinastia di Ur (o sumera).

Durante il suo dominio, la capitale sumera vantava strade lastricate, viali alberati, scuole, poeti, scribi, e favolosi lavori di arte e architettura come quelli scoperti da Woolley.

Il regno era governato da una reale amministrazione e da un “codice” di leggi. La scrittura sumera cuneiforme è il primo sistema di scrittura conosciuto al mondo.

Le rovine di Ur, e sullo sfondo la ziqqurat (M.Lubinski/flickr)
L'antica Ur (AFP)

Si spera di provare che Ur fu il luogo di nascita di Abramo; Woolley ne scoprì il nome su un mattone lì dissotterrato.

Comunque, per il momento, Ur rimane sepolta sotto il sito protetto da una fragile barriera e da alcune guardie, persa in un paese scosso dalla violenza e più preoccupato di ricostruire la sua attuale capitale.

Nella sola provincia di Dhi Qar, oltre a Ur, ci sono 47 altri siti di grande valore archeologico.

Fonte: AFP

8 pensieri su “Lo splendore di Ur

  1. “Si spera di provare che Ur fu il luogo di nascia di Abramo; Woolley ne scoprì il nome su un mattone lì dissotterrato”. Molto interessante. Ammesso che il patriarca biblico sopra citato sia esistito per davvero, secondo gli islamici la Ur di Abramo è una città della Turchia: Sanliurfa
    chiamata talvolta Urfa o Edessa. Quarantotto chilometri a sud di questa località si trova Harran, che potrebbe essere la biblica Carran.

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  2. Luigi sei un fenomeno. Metti in dubbio l’esistenza di Abraamo, riconosciuto da tutte le maggiori religioni, nonchè dalla Bibbia, di ispirazione div ina. Perchè non metti in dubblio la tua esistenza? Rifletti ci saranno molte meno prove della tua esistenza che di quella di Abraamo.

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  3. Pensa che nei vangeli di Matteo e Luca vengono riportate le genealogie di Gesù e suoi antenati, fra i quali Abramo. È come mettere in dubbio Davide , Salomone, i figli di Giacobbe, Adamo…se fossero personaggi allegorici che senso avrebbe la genealogia? Equivale a mettere in dubbio l’ esistenza di Gesù. Allora anche i calcoli della storia sono tutto un mito. I calcoli storici non si fanno forse prima di Cristo e dopo Cristo?

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  4. In effetti per chi crede e un dato di fatto l esistenza di Gesù, e compagnia bella… La storia però è altra cosa.
    Può darsi sia esistito, può darsi che no…ci vogliono prove.Se ci sono allora è stupido negarne l esistenza altrimenti liberi tutti… Come per dio, c’è chi ci crede e chi no.
    Prima e dopo cristo lo sia usa per convenienza storica, usciamo da millenni di dominio incontrastato della religione cristiana la cui data più importante è la nascita di cristo, per glie ebrei e la genesi, per gli arabi ha anche fare con Maometto. Non si usa la sua nascita perché è certezza storica, solo,perché lo si è fatto per millenni. E in effetti a ben pensarci sarebbe ora di usare una data di cui si sa qualcosa con certezza è che magari sia usata da tutto il mondo e non solo da quello cristiano.

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  5. In riferimento ad Abramo che non so se sia accertato se sia esistito o meno, ho. Letto online che nella Bibbia se ne parla e si dice che venga da Ur specificando dei caldei.
    I caldei sono un popolo che ha vissuto in Mesopotamia e non in Anatolia , se gli arabi sostengono venga dalla Anatolia certamente sbagliano. Magari c’è pure un altra cita che si chiama così, ma non era abitata dai caldei.
    Esistito o meno, la Bibbia ne parla e sostiene che venga da Ur dei caldei.
    L Anatolia non c entra nulla.

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  6. Avere fede è un tormento perché non esistono prove dell’esistenza di Dio.
    La fede, per chi è tormentato dal dubbio, e infine si affida esausto ad essa, è bella proprio perché è indimostrabile, evanescente come un sogno, ma capace di apparire reale come la certezza più assoluta.

    Qualche anno fa scrissi un romanzo inventando dei personaggi ascendenti di Abramo di Ur, vissuti quindi in un periodo ancora più antico. Nel mio romanzo, Abramo doveva essere di Ur altrimenti il racconto non si sarebbe retto.
    L’ipotesi che più si formula è che Abramo, se è esistito, doveva essere di Ur, e in Turchia e Siria ci sia andato in un secondo momento.
    Dunque per me Abramo è esistito? No, o meglio non lo so!
    Sono invece certo che la Bibbia fu copiata da racconti Babilonesi che a loro volta avevano una origine da novelle Sumere.

    Gli Ebrei avrebbero legato Abramo a Ur, la più grande città di Sumer, come ho fatto nel mio romanzo, perché in tutta la Mesopotamia era più che conosciuta l’origine antica degli episodi narrati nei racconti Babilonesi, e poi finiti nella Bibbia. Oppure, Abramo potrebbe essere stato effettivamente di Ur; ma non abbiamo sicurezza dell’una o dell’altra.

    Gli Ebrei, in ogni caso poterono vantare l’antichità dell’origine della Bibbia, e nobilitare così il proprio popolo.
    Se i racconti riportati nella Bibbia sono molto più antichi della sua scrittura, il contesto divino è invece completamente diverso. Gli Ebrei avrebbero adattato i racconti al loro Credo.

    Quindi, se la Bibbia è un “romanzo”, il suo valore Teologico scompare? Il verbo Divino diviene stormire del vento?
    Ricadiamo nel tormento che ho citato all’inizio; ma è riconosciuto che la Bibbia abbia un valore simbolico che noi tentiamo di decifrare; l’interpretazione è nostra ma l’ispirazione potrebbe essere Divina. Allora, nulla cambia, perché Dio ispirando ed esortando gli Ebrei a copiare racconti già scritti voleva rivelarsi e donare agli uomini di quel tempo una identità nuova e nobile.
    Dunque la Bibbia come uno Strumento e non un libro di Storia.

    I Vangeli sono libri che ci narrano la vita di Gesù con le imprecisioni e le aggiunte degli autori, proprie dei libri di Storia. Si può mettere in dubbio che Gesù sia Dio ma non che Egli sia esistito.

    Con questo mio scritto non voglio convincere chi non crede o chi crede che la fede sia un dogma assoluto, ma semplicemente confessare i miei dubbi.

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  7. Parlate con disinvoltura di Siria, Turchia e Iraq, di popolo ebraico e Abramo, eppure credo che tutti voi non abbiate mai visto un ebreo, e quando vedete per caso uno straniero per le strade delle vostre città temete che possa nascondere una bomba o un pugnale sotto il vestito, tanti sono i vostri pregiudizi e le vostre paure.
    Chi di voi si arrischierebbe davvero a mettere piede nei paesi che cita per vedere se le cose stiano davvero così? Il signore che parla dell’Islam e di Urfa cita una vecchia teoria e non conosce nè l’Islam nè Urfa.
    Su internet diventiamo tutti esperti di tutto, invece c’è tanta ignoranza in materia di religione. Si fa presto a dire “non c’è prova di questo e quell’altro”, se le cose non si conoscono.
    Le cose che scrivete sono tutte imprecise. E’ vero che non ci sono prove storiche (a quanto ne so io) dell’esistenza di Abramo, ma vi assicuro che i racconti della Genesi hanno particolari così accurati che ci aiutano a ricostruire importanti verità storiche, il che ci può far sospettare che se questi particolari sono veritieri e accurati, anche Abramo deve essere esistito.
    Anche Troia è stata ritrovata grazie a dei particolari presi dai poemi omerici, che contengono anch’essi tracce di verità storiche, sebbene in misura minore della Bibbia.
    Almeno tratteniamoci dallo scrivere inesattezze su internet, perchè molti ragazzi che fanno ricerche, magari per motivi di studio, potrebbero prendere per vere delle fandonie.
    La realtà è sempre più interessante e straordinaria di come la pensiamo noi, soltanto che spesso siamo troppo pigri per indagare.

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