Continua l’esplorazione di una tomba dell’Età della pietra rinvenuta intatta nella località di Banks, su South Ronaldsay (una delle isole Orcadi, in Scozia). Le nuove indagini archeologiche nella cella ad ovest hanno portato alla luce più di 1.000 ossa umane.
La tomba sotterranea consiste di una camera centrale grande 4 x 0,75 metri, circondata da quattro celle più piccole scavate nella roccia.




La tomba, anche conosciuta come Tomb of the Otters (Tomba delle lontre) per il gran numero di resti di lontra lì rinvenuti, era stata scoperta lo scorso anno da un contadino. A dicembre, gli archeologi avevano recuperato i resti di otto persone dalla tomba.
Ora l’esplorazione di altre due celle ha portato il numero di individui identificati ad almeno 14, anche se molto probabilmente saranno di più.
Le ossa si sono conservate in diversi strati sul fondo della cista, divise da strati di silt, il che indica un utilizzo durato molte generazioni.
Gli archeologi sperano ora di poter determinare il periodo di utilizzo della tomba e, grazie all’analisi del DNA, di scoprire di più sulle persone sepolte.



Dan Lee, responsabile del progetto con l’Orkney Research Centre for Archaeology (Orca), ha dichiarato: “Trovare 1.000 ossa umane, forse 2.000 (ci sono ancora strati e parti della cella da esplorare a fondo) in una sola cella, è assolutamente eccezionale”.
“Abbiamo scoperto un insieme incredibile di ossa umane. Ci sono tutte le parti dello scheletro umano, comprese dita, sterno e rotula. Ci sono tutte le fasce d’età, dai bambini molto piccoli, forse anche neonati, agli adulti”.
“Purtroppo, poiché le condizioni ambientali stanno cambiando da quando abbiamo rimosso silt, fango e acqua, ora vi è il pericolo di perdere informazioni importanti”.
Gli archeologi sperano inoltre di poter ottenere ulteriori informazioni sul significato dei resti di lontra resti trovati nella tomba – sempre che ne abbiano. “Le lontre lo usavano come parte del loro territorio – dice Lee – fondamentalmente come gabinetto”.
La Tomba del lontre si trova a pochi metri di distanza dalla più grande Tomba delle aquile, dove sono stati trovati resti di decine di persone, il 20% delle quali – hanno dimostrato recenti studi – subirono una morte violenta.
Per il momento non ci sono prove che questo sia successo anche nella tomba di Banks. “Non vi è alcuna prova che siano morti di violenza – conclude Lee – ma abbiamo solo scavato una piccola parte della tomba, ed è davvero difficile dire che cosa troveremo in futuro”.

Due anni fa alle isole Orcadi erano state scoperte altre stutture preistoriche e una “cattedrale”.