Il museo abusivo del nonno archeologo

Aveva trasformato la casa in una specie di museo. Collezionare oggetti d’arte antica, per lo più greca e precolombiana, era la sua passione. Un amore viscerale per statue, piatti e suppellettili risalenti alla Magna Grecia, che lo aveva spinto a raccogliere illegalmente un totale di 284 opere di valore inestimabile. «Sono un appassionato, non lo facevo a fini commerciali», ha provato a giustificarsi Gianni C., 82enne noto nel mondo del design, quando gli agenti del Commissariato Lambrate si sono presentati nella sua abitazione di 150 metri quadrati.

(Photomasi)
(Fotogramma)
(Photomasi)
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L’uomo, ex titolare d’azienda già insignito dell’Ambrogino d’oro e del Compasso d’oro, è stato indagato per ricettazione e detenzione illegale di reperti archeologici non dichiarati. Amante dei viaggi, l’82enne visitava spesso il sud Italia alla scoperta delle radici della cultura greca di cui era molto appassionato.

Non è ancora chiaro, però, in che modo era riuscito a procurarsi la quantità di opere che esponeva in casa. I poliziotti hanno già ritirato parte del patrimonio del pensionato e affidato i preziosi oggetti alla Sovrintendenza lombarda ai beni culturali.

A partire dalle due anfore greche che accolgono gli ospiti all’ingresso, gli agenti hanno ispezionato l’intera abitazione e hanno recuperato una notevole quantità di reperti e fossili di elevato pregio e valore quotati sul mercato nero dei beni culturali e che il pensionato aveva acquistato per la propria illegittima collezione.

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Fonte: Corriere della Sera.

8 pensieri su “Il museo abusivo del nonno archeologo

    1. Speriamo di no, i reperti sono molto belli.
      Personalmente mi preoccupa maggiormente il non riuscire più a contestualizzarli nel tempo e nello spazio, sarebbe un vero peccato.

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      1. Questo è il punto a mio parere: il non poter contestualizzare i reperti è il grande danno apportato alla conoscenza. Ognuno di questi pezzi è stato probabilmente avulso da contesti archeologici impedendo ricostruzioni e studi scientifici. In conclusione un doppio danno: scientifico e patrimoniale, commercializzando materiali che appartengono al patrimonio culturale degli stati di provenienza.

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    2. E certo! Con questa teoria sarebbero giustificate tutte le collezioni illegali, purché “amorevolmente custodite”?
      Ma per favore!
      Non dimentichiamo il punto fondamentale: il signore in questione ha di fatto sostenuto, col suo comportamento (infatti, avrà ben pagato le opere che “custodiva”), il traffico illegale dei beni culturali che, nel nostro Paese, è ormai in mano alla criminalità organizzata, dicasi mafia&C.
      La volete chiamare ignoranza? Liberissimi, ma il fatto resta.

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      1. Non diciamo cazzate, la legge (obsoleta), per come è intesa ora favorisce solamente tombaroli e scempi vari. Basti pensare al fatto che se dovessi malauguratamente trovare fondamenta romane in un tuo cantiere i casi sarebbero 2:
        – ti bloccano i lavori
        – ti denunciano in attesa di capire se hai scavato apposta o meno.
        IN GRAN BRETAGNA (dove il bene archeologico è DAVVERO TUTELATO) non è illegale la ricerca archeologica (ovviamente con limiti) tant’è vero che se trovi una moneta o un piccolo tesoro archeologico DIVENTA TUO previa registrazione e visita di un archeologo qualificato. Ovviamente questo non può uscire dall’inghilterra.
        Ovviamente tutti i nostri reperti migliori sono adesso al paul getty museum di malibù. Fatemi il piacere va.
        Vogliamo parlare di giovanni tedesco? quello che ha trovato il famoso fossile di dinosauro “ciro” ANDATEVI A INFORMARE E INDIGNATEVI VA

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  1. Quanta ottusità, quanta ignoranza guarda quei boriosi idioti in divisa come si pavoneggiano.

    Questo è la prova dell’ottusità della legge Italiana, non si possono tenere beni archeologici in casa, ma GIORNALMENTE lo stato distrugge il nostro patrimonio in lavori stradali costruzioni di case etc etc etc, oppure lascia crollare Pompei (che mio malgrado ho visitato ad Agosto, rendendomi conto dell’incuria nel conservarla, spazzatura ovunque muri crollati ovunque, zone non visitabili perchè PERICOLANTI, e le uniche guardie, tutte riuniche che giocavano a carte all’ombra, merdosi)
    Centinaia di volte ho visto costruire strade in zone con TOMBE ETRUSCHE, e senza che la sovraintendeza venisse minimamente interpellata, risultato

    Io dico, meglio che certi reperti vadano nelle mani di veri appassionati (e vi ricordo che a meno che non siano passati dalle mani di uno sporco tombarolo ignorante, chi possiede gli oggetti che ha trovato si intende parecchio di arecheologia, e può certamente contestualizzare i reperti in possesso) almeno chi ama l’arecheologia ne ha rispetto, se uno trova del vasellame o cocci in un campo, è meglio che se li tenga, invece di lasciarlo distruggere da un trattore il giorno dopo.
    Avete presente cosa voglia dire chiamare la sovraintendeza per 2 cocci o un vaso trovato in un campo? TI RIDONO IN FACCIA anche se quello fosse il sito di una necropoli nessuno muoverebbe un dito. Oltretutto non hanno soldi perchè la cultura non è rilevante per lo stato, o magari devono aspettare i fondi per anni e anni per poi scoprire che tali fondi vengono dirottati per pagare qualche trans ai politici.

    Fate meno gli ipocriti, combattere i tombaroli è giusto! ma non rompete le palle a chi ha cultura e passione, e salva dei reperti dalle mani di qualche mafioso, politico ingorante, o borioso asrcheologo troppo impegnato, se ne curi e lo lasci distruggere dal tempo o da un mezzo pesante

    Recentemente ho visitato uno scavo che ha “interrotto il progresso” bloccando i lavori di un autostrada, si trattava proprio di una necropoli di svariati sepolcri, sapete quello che è successo? hanno fatto il spraluogo, rilevamenti, hanno preso qualche un oggetto d’oro, e poi? in meno di 2 mesi, È STATO TUTTO COMPERTO DAL CEMENTO………… VERGOGNA!
    Questo è quello che fa lo stato, impedisce di conservare i reperti, e poi ve la mette a tutti nel c+++o distruggendo tutto e non permettendo nemmeno di finire lo scavo e capire di cosa si trattasse, magari 30cm sotto terra potevano scoprire qualcosa di grandioso, ed invece?

    E ora tutti a dire, alle brave pecore dello stato, BRAVI avete catturato il cattivo.
    E se qualche cretino sta per dire: “Eh ma quei reperti sono patrimonio dell’umanità, tutti devono poter vederli, nessuno ha il diritto di tenerli per se”
    bhe rendetevi conto che i musei mostrano, (dalla loro inaugurazione alla loro chiusura) meno del 10% dei lori reperti e tesori!
    Oltretutto ci sono musei CHIUSI dal 1800 in tutta Italia, (non visibili nemmeno a gli universitari, che talvolta non ne conoscono nemmeno l’esistenza) utlizzati come “magazzini” dove il materiali vengono, letteralmente ammassati uno sull’altro distruggendosi, in strutture non adeguate, in cui raccolgono polvere, muffe, e parassiti che li distruggono, alcuni con tetti fatiscenti mai restaurati da cui penetra acqua a litri.
    Della cultura e soprattutto dell’archeologia PURTROPPO non importa a nessuno in ITALIA eppure, sono tutti pronti a giudicare.

    Se la legge cambiasse, e si potessero tenere in casa oggetti ritrovati o acquistati legamente, ovviamente solo dopo aver comunicato modalità e luogo di ritrovamento, sparirebbe persino la piaga dei tombaroli.
    In molte parti del mondo, si possono convervare gli oggetti o persino tesori ritrovati, qui invece non è patrimonio del cittadino, ma dello stato.

    Riflettete su tutte queste cose e non ragionate come i soliti perbenisti. usatelo il cervello.

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    1. Si, è meglio averla in casa e ben custodita, che in mano a quei quattro idioti patantati, lo stato ormai si prendo tutto… perchè non guardano a casa di qualche politico? Chissa quanti di quei reperti andranno in qualche collezione privata. Personalmente se trovassi qualcosa me la terrei per me. Sapete cosa fanno quando qualcuno nel proprio terreno trova un reperto archeologico? Ti sequestrano il terreno, lo scavano come meglio credono, e quando loro decidono, catalogano i reperti e invece di sistemarli in un museo, li tornano a sotterrare e ti perseguitano per anni per vedere se tocchi qualcosa. Per questo motivo esistono le collezioni abusive. Ma non giustifico il mercato nero, venderli è giusto che sia reato, ma conservarli è solo un bene. Purtroppo in questo paese l’ignoranza è la vera rovina, ma la vera ignoranza è proprio da dove ne escono le stupide leggi… per quanto riguarda l’anziano che custodiva i reperti, complimenti per la collezionen invece di denunciarlo dovrebbero complimentarsi per come li teneva.

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