Un gruppo di 15 archeologi turchi e cinesi, membri dell’organizzazione evangelica Noah’s Ark Ministries International dedita proprio alla ricerca dell’Arca, ha annunciato la scoperta di ciò che credono essere l’arca di Noè. Si trova a circa 4000 metri d’altezza sul monte Ararat, in Turchia.


Dei campioni di legno sarebbero stati datati al radiocarbonio e risalirebbero proprio al periodo in cui sarebbe avvenuto il diluvio universale: 4800 anni fa.
“Non possiamo dire al 100 per cento che si tratta dell’Arca di Noè, ma pensiamo di poterlo dire al 99,9 per cento”, dice Yeung Wing-cheung, uno degli esploratori “evangelici”.
La struttura sarebbe suddivista in sette compartimenti, alcuni dei quali pieni di fascine di legna e probabilmente destinati al trasporto di animali.



Il gruppo di archeologi ha spiegato di aver escluso che si tratti di un insediamento umano poiché non ne è mai stato trovato alcuno in quell’area a quell’altezza (sopra i 3500 metri).
Hanno inoltre già invitato le autorità turche a richiedere all’Unesco che il sito sia inserito nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità e di proteggerlo fino a quando non vi possa essere condotta un’indagine archeologica più approfondita.
In verità, spiegano, le strutture erano state scoperte nel 2007 e nel 2008. Sono ritornati nel sito nell’ottobre del 2009 per filmarlo. Ecco il video rilasciato.
Molti cristiani credono che il monte Ararat sia stata la meta finale del viaggio dell’Arca di Noè, che secondo la Bibbia protesse Noè, la sua famiglia e una coppia di ogni specie animale della Terra durante il diluvio universale.
Quattro anni fa, l’americano Porcher Taylor aveva peraltro già annunciato la scoperta di una sconcertante anomalia rilevata sulle immagini satellitari dell’angolo nord-ovest del monte Ararat. Credeva che ci fossero i resti dell’Arca.

L’archeologo Mike Pitt fa però notare come manchino ancora delle prove inoppugnabili: “Se c’è stato un diluvio capace di sollevare una grande nave a 4 km di altezza sul lato di una montagna 4800 anni fa, penso che ci sarebbero delle notevoli prove geologiche per questa inondazione del mondo. E non ce ne sono”.
Qui il sito della Noah’s Ark Ministries International.
Fonti: AP; Adnkronos; Daily Mail; National Geographic.
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