
I militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna e la Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Emilia Romagna hanno recuperato due importanti reperti archeologici: un inestimabile balsamario in stile protocorinzio del VII secolo a.C. e un elmo illirico in lamina di bronzo datato tra la fine del VII e la prima metà del VI secolo a.C.
L’archeologa Maria Grazia Maioli spiega: “La testa femminile che forma il collo è, per la sua tipologia, una novità assoluta rispetto a tutti gli altri esemplari presi in esame. Ci sono poi dettagli della decorazione centrale, l’atteggiamento dei guerrieri, la presenza del cane e quella di anziani che assistono, fra cui un personaggio socialmente rilevante, raffigurato seduto e con in mano un oggetto che potrebbe essere uno scettro, che fanno pensare ad uno scontro epico o mitologico piuttosto che a una generica scena di combattimento, il che è estremamente raro”.
Il Balsamario è stato rinvenuto in una località della Romagna, insieme ad altri 75 reperti archeologici, 21 monete in argento e 119 monete in bronzo, provenienti da scavi clandestini.
L’elmo e il balsamario saranno presto in mostra al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara.


