
Cercando un buon posto per coltivare avocado, Jose Humberto Tellez e Apolinar Piceno Guillen hanno scoperto una piramide coperta di erbaccia ad Ario de Rosales, nello stato del Michoacán, in Messico.
L’archeologo dell’INAH Roberto Gonzalez Zuñiga ha verificato che si tratta di una piramide a gradoni (localmente nota come yácata) con una base rettangolare e una combinazione di elementi semicircolari. Nota inoltre un’analogia con le strutture del sito archeologico di Tingambato (e non, come nell’articolo originale, Timbangato).
La piramide è alta 4 metri e misura alla base 20 x 14 m. Forse era parte di un centro cerimoniale del periodo Classico (300 – 850 d.C.), magari influenzato da Teotihuacan, il più grande sito archeologico precolombiano del Nord America.
Ai tempi, il Michoacán era il cosiddetto stato tarasco, di cui l’etnia principale era quella P’urhépecha (o Purépecha), tuttavia: “I Mazahua, i Nahua e gli Otomi abitarono qui, perciò è difficile affermare al momento quale di queste culture costruì la struttura; dalla sua locazione, posso determinare che non è Purépecha”, spiega Zuñiga.