
Ci sono diverse opinioni sulle cause dell’espansione umana nella preistoria: innovative tecnologie; i comportamenti dei cacciatori-raccoglitori; l’agricoltura sviluppata nel Neolitico…
Lo studio di Michael F. Hammer integra la genetica con la paleontologia e l’archeologia. Indagando sul materiale genetico di 184 individui di sette popolazioni accuratamente selezionate, hanno scoperto che la popolazione umana in Africa cominciò a decuplicarsi probabilmente dai circa 40000 anni fa, all’inizio della Tarda Età della Pietra africana (LSA), contemporanea al nostro Paleolitico Superiore.
Secondo calcoli statistici, le popolazioni di cacciatori-raccoglitori cominciarono ad espandersi di 13 volte intorno ai 41000 anni fa; i produttori di cibo, di 7 volte 31000 anni fa.
La ricerca supporta l’ipotesi che la crescita della popolazione umana abbia giocato un ruolo significativo nell’evoluzione della culture del Tardo Pleistocene.
Secondo i ricercatori, precedenti studi avevano datato l’espansione umana a poche centinaia di migliaia di anni fa. Tuttavia i dati non erano attendibili e le stime erano spesso contraddittorie.
Hammer nota inoltre che la crescita demografica è precedente all’avvento dell’agricoltura ed è coerente coi ritrovamenti archeologici: intensificazioni dei siti preistorici, strumenti e innovazioni culturali.