Un cimitero di navi romane

Anfore di un relitto Romano vicino a Ventotene (Reuters/Timmy Gambin/Aurora Trust)
Anfore di un relitto Romano vicino a Ventotene (Reuters/Timmy Gambin/Aurora Trust)

Sul fondo del mare, al largo dell’isola di Ventotene, sono stati trovati cinque antichi relitti Romani. Le navi mercantili, databili dal primo secolo a.C. al quinto d.C. giacciono a più di 100 metri di profondità.

Ventotene, situata a metà fra Roma e Napoli, servì storicamente come riparo dal mare in burrasca.

Timmy Gambin, archeologo della Aurora Trust, spiega: “Le navi sembrano esser state condotte verso un ancoraggio sicuro, ma non ce l’hanno mai fatta. Così in un’area relativamente piccola abbiamo cinque relitti… un cimitero di navi”.

Reperti Romani intatti dopo 2000 anni (Aurora Trust)
Reperti Romani intatti dopo 2000 anni (Aurora Trust)

Le navi trasportavano vino dall’Italia, salsa di pesce dalla Spagna e dal Nord Africa, e un misterioso carico di lingotti di metallo dall’Italia, forse per la costruzione di statue o armi.

Ai tempi di Roma, Ventotene (l’allora Pandataria) era usata per esiliarci disonorevoli nobildonne Romane: l’imperatore Augusto ci mandò la figlia Giulia accusata di adulterio.

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