Comincia l’esplorazione della nave Marte

1564: nel corso del secondo giorno di una violenta battaglia navale, una nave da guerra si trasformò in una palla di fuoco e colò a picco, consegnando per sempre centinaia di marinai svedesi e tedeschi ai fondali del Mar Baltico insieme a un’immensa fortuna in monete d’oro e d’argento. La leggenda narra che uno spettro salisse dalle viscere dell’inferno per sorvegliare che la nave – orgoglio della marina svedese – non venisse scoperta.

Cacciatori di tesori, archeologi e appassionati di storia hanno cercato la Mars per anni senza successo. Fino alla primavera del 2011, quando un gruppo di sub localizzò a 75 metri di profondità i resti del vascello, in quella che presto si confermò essere una delle più grandi scoperte dell’archeologia marittima.

La Marte oggi, sul fondale del mar Baltico, dove affondò nel 1564. Il sommozzatore che si vede in alto a destra dà un'idea delle dimensioni del relitto (Tomasz Stachura, Ocean Discovery)
La Marte oggi, sul fondale del mar Baltico, dove affondò nel 1564. Il sommozzatore che si vede in alto a destra dà un’idea delle dimensioni del relitto (Tomasz Stachura, Ocean Discovery)
(Ingemar Lundgren/Ocean Discovery)
(Ingemar Lundgren/Ocean Discovery)

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