«Ora il rischio è che crolli pure il grande casale della Vaccareccia…». Alla Caffarella piove sul bagnato. E il presidente del IX Municipio, Susi Fantino, parte all’attacco dopo il crollo della cisterna imperiale romana avvenuto nella notte tra sabato e domenica.
Una struttura di 37 metri per 12, sbriciolata praticamente in una notte. Ora ne resta solo un moncone, pericolante.



Eppure un anno fa per quella struttura e per altre sedi archeologiche del parco della Caffarella, polmone verde dentro il più vasto Parco dell’Appia, erano stati stanziati i fondi che il commissario del Parco non ha usato. Questo il primo punto dell’accusa del IX Municipio.
«Sì, l’ente Parco dell’Appia Antica – spiega il presidente del IX Municipio – doveva puntare al recupero dei casali, alla sistemazione degli accessi di via Bitinia, via Macedonia e via Centuripe, e all’apertura della magnifica cisterna d’età imperiale che serviva a una villa ancora da scavare e che fa parte di una rete antiche cisterne da valorizzare con visite guidate e il risultato è ora questo crollo… Vorremmo che il commissario Federico Berardi ci spiegasse perché questi soldi non sono stati spesi.».
Nel mirino della Fantino c’è però anche il Comune di Roma. Perché mai? Presto detto. «Se il crollo della cisterna romana del Parco dell’Appia Antica è un altro sintomo della scarsa attenzione nei confronti dei Beni culturali da parte del Governo, della Regione Lazio e soprattutto del Comune di Roma, tutta la situazione del parco della Caffarella è esemplarmente rappresentata dall’impossibilità di intervento nei confronti del monumento che ne è il cuore, il casale cinquecentesco della Vaccareccia. E questo perché il Comune ci impedisce di intervenire». Esemplica la Fantino. «Quando dopo un eterno tira e molla siamo finalmente entrati in possesso dei 2,7 milioni stanziati dalla Regione per il recupero delle strutture del parco a partire dal suo storico casale della Vaccareccia ecco iniziare una guerriglia del Campidoglio. All’improvviso ci viene segnalato che il casale non sarebbe pertinenza del IX municipio, bensì dell’XI. Ora la questione era stata già definita in passato tra l’assessore Ghera del comune e l’assessore Nieri della Regione. Ma se non bastasse parla da solo il fatto che l’accesso principale al parco della Caffarella e quindi anche alla Vaccareccia è nel IX municipio. E allora? Quindi si tratta di una questione puramente pretestuosa il cui unico risultato è stato quello di bloccare fino ad oggi qualsiasi intervento di restauro. Ecco perché ora dico che il prossimo crollo sarà la Vaccareccia. Spero proprio di no, ma se dovesse succedere tutti devono sapere di chi sono le reponsabilità».

Fonte: Corriere.